Imprese

Caro-materiali, i costruttori lombardi chiedono l'intervento della Regione: subito un aumento del 20%

Pavoni (Ance Lombardia): costi fuori controllo, a breve saremo costretti a fermare i cantieri in corso

di Mauro Salerno

Anche i costruttori lombardi si mobilitano sul caro-materiali, chiedendo un intervento straordinario della Regione. «I costi sono ormai fuori controllo e rischiano di fermare tutti i cantieri pubblici e privati, che dovranno chiudere per carenza di materie prime», dice Tiziano Pavoni, Presidente di Ance Lombardia, che parla di rischio di chiusura a breve delle attività in corso.

Per scongiurare questo pericolo, i costruttori chiedono un intervento della Regione in prima battuta per sollecitare il governo trovare un formula capace di riequilibrare le condizioni contrattuali «di tutti i cantieri in corso, sia pubblici che privati, sia in termini di costi che di tempi». La proposta, già avanzata anche a livello nazionale, è quella di «adottare il modello francese e spagnolo di revisione dei prezzi che consiste nell'aggiornamento automatico dei valori consentendo di adeguare immediatamente gli importi contrattuali alla situazione di mercato».

Per gli appalti in corso, i costruttori lombardi, ritengono comunque necessario il riconoscimento di un aumento immediato di un aumento del 20% all'emissione dello stato di avanzamento lavori, accompagnato da una «revisione urgente ed effettiva del prezzario regionale, lontano dai valori di mercato a causa dei repentini aumenti dei costi, riconoscendo un aumento del 20% dei prezzi di tutte le lavorazioni e attorno al 40% per quelle contenenti bitume». Altre richieste riguardano la necessità di rivedere i quadri economici delle opere in fase di progettazione e di prevedere ammortizzatori sociali per sostenere imprese e lavoratori utili a fronteggiare eventuali situazioni di sospensione dell'attività lavorativa, oltre alla rateizzazione del versamento di oneri e contributi, anche ricorrendo ad una speciale cassa in deroga di settore».

«Regione Lombardia – conclude il presidente Tiziano Pavoni – è sempre stata al fianco delle imprese, ricordo durante il Covid con il maxi piano di investimenti straordinari da 3,8 miliardi di euro: sono certo che anche in questa situazione eccezionale, saprà trovare il modo di aiutare le imprese a superare la crisi».

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©