Progettazione

Banda ultralarga, arriva la guida operativa per progettisti, tecnici e imprese

di Mila Fiordalisi

Come predisporre gli edifici alla banda ultralarga? Quali e quanti sono gli step concreti per dotare gli immobili delle infrastrutture di nuova generazione? Come scegliere gli impianti? Come districarsi fra le questioni tecniche e autorizzazioni?
Risponde a queste domande la nuova guida frutto del lavoro congiunto delle tre associazioni Anitec-Assinform, Confindustria Digitale, Assimpredil Ance nonché del ministero dello Sviluppo economico e dell'Anci.
La guida - un vero e proprio vademecum a servizio di tutti gli addetti della filiera delle costruzioni - è stata presentata allo Smart Building Expo 2017.

Il vademecum - funzionale all'attuazione dell'articolo 135-bis del Testo unico edilizia - è uno strumento operativo per realizzare la cosiddetta infrastruttura multiservizio di cui devono essere obbligatoriamente dotati - secondo la norma citata - gli edifici di nuova costruzione le cui domande di autorizzazione siano state presentate dopo il 1° luglio 2015 nonché quelli oggetto di interventi di ristrutturazione "pesante", ossia che modifichino in maniera sostanziale le strutture preesistenti o la destinazione d'uso in caso di edifici tutelati.
Il campione è dunque molto ampio soprattutto in considerazione del Piano strategico banda ultra larga approvato dal Governo a marzo 2015 che ha finora mobilitato oltre 10 miliardi di investimenti privati e pubblici nel triennio 2016-2018.

La guida affronta nello specifico le questioni legate all'infrastrutturazione verticale degli edifici, ossia alla predisposizione di adeguati spazi installativi e degli annessi impianti di comunicazione in fibra ottica fino ai punti terminali di rete. Il documento diventa dunque il riferimento tecnico per progettare gli spazi installativi. Ed è stato messo a punto per consentire a tutti i protagonisti della filiera - dai progettisti alle imprese edili, dai responsabili del rilascio delle autorizzazioni agli agenti immobiliari, dai notai agli acquirenti - di avere un quadro completo e preciso sul da farsi.
La guida aiuta anche a ridurre i costi di installazione e manutenzione degli impianti affinché siano adattabili alle esigenze future in termini di evoluzione tecnologica, per non rischiare di dover intervenire in futuro.

SCARICA IL TESTO - LA GUIDA ALLA PREDISPOSIZIONE DELLA BANDA ULTRALARGA NEGLI EDIFICI

Vari esempi applicativi - corredati da immagini e modelli - aiutano a valutare la scelta più adatta sin dalla fase di progettazione, nel caso dei nuovi edifici, tenendo conto delle specificità dei singoli edifici. Analoghe rappresentazioni sono state realizzate per individuare la soluzione ottimale negli interventi di ristrutturazione degli edifici esistenti, tenendo conto di parametri come il sistema distributivo verticale del segnale, la dimensione dei vani tecnici, la collocazione del cosiddetto Csoe (centro servizi ottici d'edificio), del Roe (ripartitore ottico d'edificio) e del Qdsa (quadro distributore dei segnali di appartamento) nonché dell'intero sistema distributivo dell'edificio.

La classificazione degli impianti consente poi di individuare quelli più performanti sul fronte delle comunicazioni elettroniche, anche in questo caso tenendo conto delle specificità dei singoli immobili, per valorizzarli al meglio. Non mancano indicazioni puntuali sulla scelta, ad esempio, dei cavi elettrici e per la trasmissione dati tenendo, conto di eventuali interferenze dovute ad esempio allo spessore delle pareti, a ostacoli fisici nel percorso verticale o ai livelli di umidità. Nero su bianco anche le responsabilità dei singoli soggetti coinvolti. Con la Guida, è stata presentata dal Mise l'etichetta volontaria "Edificio predisposto alla banda ultralarga" (prevista dall'art 135-bis) per segnalare gli gli edifici "broadband ready".

Gli associati ad Assimpredil possono scaricare la guida gratuitamente a questo link

La guida alla predisposizione della banda ultralarga in edifici nuovi e ristrutturati

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