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Manodopera in edilizia, Ance e Misericordie firmano protocollo per l'inserimento lavorativo dei migranti

Intesa per garantire formazione e occupazione per il nuovo personale autorizzato dal decreto flussi

di El&E

Percorso di inserimento che prevede assistenza già nel Paese di origine nella fase che precede la partenza fino a quella successiva all'arrivo in Italia; messa a disposizione di un alloggio con valido supporto alle necessità dei soggetti interessati e realizzazione di un percorso formativo mirato all'occupazione nel settore. Sono questi alcuni dei punti qualificanti del Protocollo di collaborazione sottoscritto il 21 giugno tra la Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia e l'Associazione nazionale costruttori edili. Si tratta di un accordo che consente - anche alla luce delle nuove opportunità per i lavori stranieri aperte dal decreto flussi - di selezionare le persone nei Paesi di origine, con l'aiuto anche di organizzazioni del Terzo Settore o religiose che operano in loco, individuandone le competenze e mettendo in campo una formazione ad hoc dedicata al settore dell'edilizia. Il tutto con la garanzia di un regolare contratto di lavoro e di un alloggio.

L'Ance, in particolare, tramite le sue articolazioni territoriali, anche con il supporto del sistema bilaterale dell'edilizia e con gli organismi presenti nei Paesi di origine, si impegna a favorire la formazione dei cittadini stranieri e il loro impiego nelle imprese edili, nell'ottica dell'inclusione sociale e con l'obiettivo di soddisfare i fabbisogni di manodopera del settore. «Quello firmato oggi - ha sottolineato la presidente dell'Ance Federica Brancaccio - è un accordo virtuoso. Stiamo dando risposte concrete a diversi bisogni in uno spirito di reciprocità. L'accoglienza da un lato e l'occupazione dall'altro diventano strumento di un dialogo costruttivo che ha come fine ultimo quello di accompagnare l'inclusione sociale della persona».

La Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia si impegna a fornire risposte ai bisogni delle persone provenienti da paesi extraeuropei arrivate in Italia per lavoro attraverso centri di ascolto denominati "Casa del Noi": uno spazio aperto, accogliente e inclusivo dove il personale volontario altamente formato all'accoglienza, potrà prendere in carico eventuali bisogni e richieste da parte del singolo, oltre che indirizzarlo verso altri servizi o centri del territorio per poter trovare risposta alle proprie esigenze. «Grazie a questo accordo che vuole offrire una prospettiva di vita e un'opportunità per le persone provenienti da altri paesi - ha detto Domenico Giani, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d'Italia - possiamo farci promotori di una integrazione e di un'accoglienza condivisa in cui lo straniero che arriva abbia a disposizione una rete che offre un autentico servizio alla persona attraverso formazione, occupazione e inclusione sociale. Ance e Misericordie sono due mondi diversi apparentemente lontani ma che in questa occasione uniscono le proprie competenze e professionalità al servizio del bene comune. Con questo protocollo d'intesa economia e servizio alla persona possono dialogare e operare insieme per dare risposte concrete ai nuovi bisogni di chi lascia il proprio paese in cerca di una vita dignitosa».

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