Amministratori

Comune responsabile per i danni da rottura di tubazioni fognarie anche se abusive

Il potere di vigilanza dell'amministrazione non viene meno

di Fulvio Pironti

Il Comune è responsabile per i danni causati dalla rottura di tubazioni deputate alla raccolta e smaltimento delle acque meteoriche superficiali, anche se abusive. È il principio reso dalla pronuncia del Tar Lazio Roma pubblicata il 10 marzo 2022, la n. 2786.

All’origine della vicenda i reiterati fenomeni alluvionali protrattisi per anni che, a causa di condotte fognarie e idriche sottodimensionate, avevano procurato ingenti danni al parcheggio di un condominio (mancata fruizione da parte dei condòmini e apertura di voragini).

Il tribunale amministrativo capitolino era stato chiamato dal condominio a pronunciarsi sulla condanna di Roma Capitale ai sensi del Codice del processo amministrativo (Dlgs 104/2010, articolo 30, comma 2) in relazione al mancato adeguamento e messa in sicurezza della condotta idrica e fognaria e al ristoro dei danni patiti .

L’ente pubblico si difendeva rilevando la presenza di tratti fognari abusivi a fronte della crescente urbanizzazione dell’area e quanto alla presunta responsabilità custodiale riferiva di episodi atmosferici eccezionali che integravano il caso fortuito. L’elaborato peritale di un verificatore confermò l’inagibilità dell’area e accertò che a causare i danni era stata l’inadeguatezza delle condutture fognarie.

Scrivono perciò i giudici amministrativi che «risultava evidente che la tubazione, parzialmente abusiva e risalente agli anni Settanta, presentasse una sezione sottodimensionata, inadeguata rispetto alla accresciuta urbanizzazione dell’area.

Da un canto, il Comune aveva rilasciato nel corso dei decenni numerosi titoli edilizi, dall’altro, aveva omesso di adeguare la condotta di raccolta delle acque reflue».

Il Tar conclude che il Comune di Roma è da ritenersi responsabile dell’intera rete di raccolta e smaltimento delle acque pluviali. Anche i tratti abusivi rientrano nella sua sfera di vigilanza.

Per saperne di piùRiproduzione riservata ©