Contratto scuola, aumenti per 100 euro

Dopo quattro anni di attesa la partita del contratto della scuola si sblocca, con l’accordo politico raggiunto ieri in serata tra il ministro dell’Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, e i sindacati del comparto. La firma consente oggi pomeriggio di siglare all’Aran un primo accordo sulla parte economica del Ccnl, che interessa, come ha spiegato il presidente dell’Aran, Antonio Naddeo, l’intero comparto Istruzione e ricerca, per un totale di 1,2 milioni di dipendenti (di cui 850mila docenti), e che prevede un’anticipazione economica per tutti i settori del comparto. Per i docenti, in particolare l’accordo comporterà un incremento medio di 100 euro per tredici mensilità, a cui si aggiungeranno le risorse di un successivo accordo che completerà la sequenza contrattuale 2019-2021, su cui si è impegnato il ministro Valditara.

Nell’immediato, quindi, per arrivare ai 100 euro medi si utilizzeranno quasi tutti i fondi già stanziati per il Ccnl dalle ultime leggi di Bilancio, pari a circa 2 miliardi. La novità è che a questi soldi si aggiungono ora 100 milioni “freschi” frutto dell’intesa politica con i sindacati. Se tutto filerà liscio, già nel cedolino di dicembre il personale della scuola potrà ricevere le somme relative agli arretrati maturati, per una voce media di 2mila euro, i quali andranno ad aggiungersi a stipendio e tredicesima.

«Oggi è una giornata storica - ha detto il ministro Valditara -. Con questo accordo otteniamo lo sblocco di risorse per Natale e, grazie anche alle risorse aggiuntive di 100 milioni, l’implementazione di un aumento medio dello stipendio dei docenti pari immediatamente a 100 euro mensili, e a regime a quasi 120 euro mensili, incremento più consistente degli ultimi contratti». Soddisfatti anche i sindacati: «È stato fatto un grande lavoro, e un passo avanti nella direzione giusta», hanno dichiarato in coro Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal e Gilda.