Appalti

Crisi Tecnis, il commissario aggiudica a Pessina quel che resta del colosso del Sud

di Alessandro Arona

L'amministratore straordinario "legge Marzano" Saverio Ruperto ha aggiudicato alla Pessina Costruzione l'intero pacchetto in gara della Tecnis di Catania, i cantieri con un futuro per un valore residuo di 1,8 miliardi di euro (di cui 570 milioni di lavori e 1.235 mln di fatturato previsto nelle concessioni). Nelle offerte di dicembre, oltre a quella per l'intero pacchetto di contratti e personale della Tecnis (poco meno di 200 unità), da parte di Pessina Costruzioni Spa di Milano (società numero 45 in Italia per fatturato, tra i costruttori, con 67,7 milioni di euro di fattura nel 2017, e utile netto per 0,7 milioni) c'erano altre due proposte, su due parti separate degli asset di Tecnis. Una dalla Arechi di Salerno e l'altra dalla D'Agostino spa di Montefalcione (Avellino).

Ruperto è riuscito a chiudere la gara a favore della Pessina, centrando l'obiettivo che dall'inizio si era posto: conservare la continuità aziendale della Tecnis, seppure ridimensionata. La Tecnis era fino al 2015 l'impresa di costruzione n. 15 in Italia per fatturato, la prima al Sud, con valore della produzione oltre 300 milioni di euro nel 2013 e 2014. Poi la pesante crisi di commesse e di liquidità, che ha portato all'amministrazione giudiziaria nel 2016 (sempre affidata a Ruperto) e dall'8 giugno 2017 il commissariamento Marzano (decreto firmato dal Ministero Carlo Calenda).

Nel pacchetto acquisito da Pessina (il contratto dovrebbe essere firmato nelle prossime settimane, per un valore di alcuni milioni di euro), risultano circa 1,8 miliardi di euro di commesse (valore residuo per Tecnis calcolato da Kpmg), di cui 570 milioni di lavori e 1.235 mln di fatturato previsto nelle concessioni.

Tra i lavori in corso da parte di Tecnis l'anello ferroviario di Palermo (80 mln residui), un lotto del nodo di Bari per Rfi (80 mln), il completamento della metropolitana di Catania. Poi infrastrutture stradali, residuo 55,2 milioni (Sal medio 41%), tra cui la Tiburtina a Roma e lotti per l'Anas in Campania; opere marine, residuo Tecnis 154,5 milioni (Sal medio 17%), tra cui il tunnel stradale per il porto di Salerno (70 mln). In questi ultimi due "cluster" un lotto stradale da 18 mln e un'opera marittima da 56,2 costituscono il "Ramo Campania" affittato a terzi. Poi costruzione di ospedali 181,6 milioni (avanzamento medio 6%), tra i quali il nuovo ospedale di Gioia Tauro, ancora da avviare. Poi c'è il gruppo delle concessioni: due gestioni portuali, due concessioni di costruzione e gestione osedaliere (ospedali Regione Calabria in Ppp), un interporto. Kpmg calcola un valore residuo di 1.235 milioni, che si riferisce al fatturato stimato, cumulato, per tutto il periodo di gestione.

Restano all'amministrazione straordinaria di governo i debiti Tecnis (alcune centinaia di milioni), e alcuni asset cedibili (riserve e contenziosi su vecchi contratti e alcuni beni mobili e immobili).

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