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Maxicommessa da 4,3 miliardi per Webuild: tre dighe con lago artificiale e hotel di lusso in Arabia

Il progetto commissionato da Neom per la meta sciistica di Trojena in un complesso infrastrutturale unico nel suo genere

di Mau.S.

Un intervento infrastrutturale unico nel suo genere tra le montagne dell’Arabia Saudita, per creare in area desertica una località del futuro con dighe, un lago e opere architettoniche iconiche. È quanto commissionato a Webuild dal cliente Neom per la meta sciistica di Trojena, con un importante contratto del valore pari a 4,7 miliardi di dollari (4,3 miliardi di euro al cambio attuale). Webuild, informa una nota, realizzerà un sistema di tre dighe che alimenteranno il lago d’acqua dolce del complesso sciistico e innovative opere connesse, per un contratto che fa del Gruppo una delle aziende protagoniste dello sviluppo della futuristica regione di Neom. Per la realizzazione delle opere, si stima saranno impiegate oltre 10.000 persone, tra personale diretto e di terzi. Webuild costruirà inoltre l’avveniristico Bow, una struttura architettonica che estenderà la superficie del lago oltre il fronte della diga principale, avrà la forma di prua di una nave sospesa sulla valle, e ospiterà un hotel di lusso, oltre a un’area residenziale e un grande atrio centrale, con strutture ricettive.

Spazio anche ai visitatori

La diga principale sarà in calcestruzzo rullato e compattato (Rcc), sarà alta 145 metri, lunga 475 metri, con un volume di circa 2,7 milioni di metri cubi

La diga principale sarà in calcestruzzo rullato e compattato (Rcc), sarà alta 145 metri, lunga 475 metri, con un volume di circa 2,7 milioni di metri cubi. Anche la seconda diga sarà in Rcc, mentre la terza sarà in roccia, con un volume di 4,3 milioni di metri cubi. Il lago artificiale coprirà una superficie di 1,5 chilometri quadrati, con un’isola riservata a immersioni botaniche e passeggiate.

Il lago, che sarà il più grande specchio d’acqua realizzato in termini architettonici in Arabia Saudita, è un elemento centrale del piano di sviluppo di Trojena progettato da Lava. Situato nel cuore dell’area, avrà un ruolo chiave in un’ottica di sviluppo e rigenerazione di Trojena, in quanto permetterà di vivere la montagna, diventando al contempo un hub di riferimento per gli sport acquatici e l’intrattenimento. Trojena e la sua regione ospiteranno i Giochi Asiatici Invernali 2029 e sono parte di Saudi Vision 2030, programma che punta ad incrementare la diversificazione economica del Regno Saudita

The Bow: hotel di lusso all’interno

Il Ceo di Webuild, Pietro Salini, ha commentato: «Siamo lieti e veramente orgogliosi di aver vinto questo importante progetto in Neom. Il lago artificiale d’acqua dolce, lungo 2,8 chilometri, sarà una risorsa fondamentale nel piano di sviluppo di Trojena. Il progetto è destinato a diventare una meraviglia internazionale di ingegneria e crediamo che il nostro team abbia l’esperienza e la competenza maturati a livello globale per realizzare questa incredibile opera infrastrutturale». «L’assegnazione a Webuild rappresenta un traguardo significativo nella creazione di uno degli asset principali di Trojena - ha spiegato Philip Gullett, Direttore Esecutivo di Trojena -. Abbiamo già completato circa tre milioni di metri cubi di scavo nel sito del lago e continuiamo a scavare 90.000 metri cubi di roccia a settimana. Altro elemento importante, stiamo implementando un approccio sostenibile riutilizzando il materiale di scavo per la sistemazione del fondo del lago e la costruzione delle dighe».

Per Neom, Webuild sta già realizzando 57 chilometri del Connector, la linea ferroviaria ad alta velocità. In Arabia Saudita, Webuild sta inoltre realizzando a Riad la Linea 3 della Metro, che con i suoi 42 chilometri sarà la più lunga della rete metropolitana della capitale saudita, e il «Diriyah Square – Package 2 Super-Basement Works», la struttura del nuovo quartiere di Ad-Diriyah, destinata ad accogliere un parcheggio multipiano interrato da 10.500 posti. Con la controllata Fisia Italimpianti, è poi impegnata nella costruzione e successiva gestione dell’impianto di trattamento acque del complesso petrolifero onshore Zuluf.

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