Ok all’intelligenza artificiale negli appalti pubblici ma il giudizio della commissione resta centrale
Nel merito, i giudici rilevano come dall’analisi dell’offerta tecnica emerga che l’aggiudicatario abbia proposto un impiego dell’IA mirato e specifico, da utilizzare come strumento di supporto matematico/statistico e di elaborazione dati, migliorando l’efficienza e la qualità dei servizi offerti
L’impiego di strumenti basati su intelligenza artificiale negli appalti pubblici non può costituire di per sé un motivo di esclusione. Lo ha affermato il Tar Lazio con la sentenza n. 4546/2025.
Il caso
Nell’ambito di una vertenza circa l’aggiudicazione di un appalto di servizi, l’operatore ricorrente ha contestato...