Progettazione

A Bellinzona il quartiere 100% energia rinnovabile firmato dal team italo-elvetico con TAMassociati

Il team con TAMassociati, sa_partners e Franco Giorgetta vince il concorso svizzero di trasformazione urbana

di Mariagrazia Barletta

Una grande area verde come luogo strategico da cui parte la rigenerazione. Un parco dell'innovazione, con spazi dedicati alla ricerca, allo sviluppo di startup e alla formazione, che funzioni da collante sociale. E poi: un alto grado di mobilità sostenibile, adattamento microclimatico, conservazione e sviluppo della biodiversità e un'offerta abitativa che possa promuovere la convivenza intergenerazionale e culturale. Sono alcuni dei capisaldi della visione urbanistica per un nuovo quartiere che nascerà a Bellinzona, al posto delle storiche officine delle Ferrovie federali svizzere. A proporre il nuovo assetto urbanistico è il team composto da TAM associati, sa_partners e Franco Giorgetta Architetto Paesaggista. Il progetto della squadra italo-elvetica è stato scelto a seguito di una competizione internazionale che ha seguito la formula, basata sul dialogo tra le parti, del mandato di studi in parallelo. Il progetto intitolato «Porta del Ticino – Urban Living Lab», scelto dalla giuria di cui hanno fatto parte, tra gli altri, Pierre Feddersen, Ivano Gianola e Andreas Kipar, costituirà la base per la pianificazione del comparto.

A Bellinzona (Svizzera) il nuovo quartiere sull'areale ferroviario immaginato dal team con sa_partners (Zurigo), TAMassociati (Venezia) e Franco Giorgetta Architetto Paesaggista (Milano)
Render: Città di Bellinzona 2020 - AdobeRGB

Punto di partenza dell'azione di rigenerazione è un accordo sottoscritto a fine 2017 tra il Comune, il Cantone e Ffs per il trasferimento delle officine ferroviarie da Bellinzona ad Arbedo-Castione ed il conseguente ridisegno delle aree liberate: in tutto 120mila mq nel centro della città. L'obiettivo è realizzare un nuovo quartiere, esemplare per qualità urbanistica, architettonica e di vita. La conclusione della procedura Msp, durata circa sei mesi, è il primo passo importante per la concretizzazione del progetto, cui seguirà la definizione della variante di piano regolatore da parte della città di Bellinzona. La variante, una volta approvata dal Consiglio di Stato, darà il via alla progettazione dei singoli lotti, che avverrà tramite concorsi.

A Bellinzona (Svizzera) il nuovo quartiere sull'areale ferroviario immaginato dal team con sa_partners (Zurigo), TAMassociati (Venezia) e Franco Giorgetta Architetto Paesaggista (Milano)
Render: Città di Bellinzona 2020 - AdobeRGB

In sintesi, il progetto ha convinto per il coraggioso gesto urbanistico e paesaggistico di liberare l'area centrale del sito delle officine, mettendo a disposizione di tutta la popolazione uno spazio verde libero, un grande polmone verde che, oltre a costituire un segno urbanistico importante, sarà strategico per dare impulso alla biodiversità, per contrastare la vulnerabilità climatica e favorire la socialità. La memoria storica è preservata proprio grazie alla messa in risalto dell'edificio principale, più pregiato, ossia la Cattedrale, icona delle storiche officine. La nuova edificazione con contenuti d'interesse pubblico, insieme alla nuova costruzione sul lato opposto dei binari, costituirà la porta del Ticino, punto di arrivo e di accoglienza del viaggiatore d'Oltralpe che arriva a Bellinzona. La Cattedrale sarà un elemento attrattore, un monumento dinamico che mette insieme conoscenza, ricerca, tecnologia, artigianalità, cultura e tempo libero. L'area adiacente accoglierà il parco dell'innovazione, con spazi dedicati alla ricerca e allo sviluppo di startup, laboratori in collaborazione con le università e aziende innovative, mentre in altri stabili si insedieranno strutture scolastiche. Ne nascerà un quartiere mixed-use che prevede tra l'altro anche un'offerta abitativa innovativa e fortemente diversificata che comprenderà esempi di cohousing, senior cohousing, cooperative a pigione sostenibile e open space ad uso sia abitativo che professionale.

A Bellinzona (Svizzera) il nuovo quartiere sull'areale ferroviario immaginato dal team con sa_partners (Zurigo), TAMassociati (Venezia) e Franco Giorgetta Architetto Paesaggista (Milano)
Render: Città di Bellinzona 2020 - AdobeRGB

Si prospetta un progetto ad alto grado di sperimentazione che punta su nuove generazioni di materiali costruttivi viventi e ingegnerizzati, in grado di mantenere sani e resilienti gli ambienti attraverso processi microbici. Il team italo-elvetico ha proposto un modello di sviluppo che scommette sulla massima sostenibilità ambientale: si punta a raggiungere il 100% di energia rinnovabile, sono state studiate soluzioni che possano attutire gli effetti del cambiamento climatico, si ambisce a raggiungere il traguardo delle zero emissioni e si prevede un largo utilizzo di materiali riciclati. Il progetto inoltre propone di compensare la perdita di superficie biotica attraverso una dotazione importante di verde urbano e pensile.

I crediti del progetto

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