Urbanistica

A Milano le nuove linee della metropolitana: maxi investimenti per 16 miliardi

Rigenerazione urbana da Mind a Santa Giulia, dalla ex Falck a Rubattino

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di Sara Monaci

A Milano, la città d’Italia con maggiori investimenti privati, anche i fondi pubblici e le risorse del Pnrr daranno un forte contributo allo sviluppo nei prossimi 6-8 anni. I prolungamenti per le metropolitane finanziati dal governo valgono 730 milioni, a cui si aggiungono i 2 miliardi per la linea 4, pronta a fine 2024 grazie ad un mix di fondi pubblici e privati. Inoltre i progetti di rigenerazione urbana, in parte pronti per le Olimpiadi invernali del 2026 e in parte per il 2030, porteranno in città altri 13 miliardi. Totale: quasi 16 miliardi. E se allarghiamo lo sguardo alla città metropolitana potremmo aggiungere i 2 miliardi di investimenti per la Città della salute a Sesto San Giovanni, nella ex area Falck.

La nuova mobilità

Nel settore dei trasporti, il governo ha stanziato 730 milioni per Milano, di cui 180 andranno per il prolungamento della metro 1 fino a Baggio, con tre fermate in più (nella parte Ovest) e 420 per far arrivare la nuova metro 4, non ancora attiva, da Linate a Segrate. In più, 122 milioni e 200mila euro verranno usati per l’ampliamento del deposito treni della rossa di Gallaratese. Si parla anche di un possibile prolungamento della metro 3, fino a Paullo, per 5,5 milioni.

A questi nuovi progetti si aggiungono i programmi precedenti. La metro 1 aggiungerà un prolungamento a Nord (per un totale di 32 km e 43 fermate), con cantieri che dovrebbero aprirsi nel 2022 per chiudersi entro la fine del 2027. La linea 4, la metro blu, dopo numerosi ritardi e rinvii dovrebbe inaugurare la prima tratta tra l’aeroporto di Linate e Dateo alla fine del 2022. Nel 2023 verrà aperta fino a San Babila, in centro, mentre il tratto rimanente, dal centro alla periferia sud-ovest (da Giambellino e Lorenteggio fino alla stazione di San Cristoforo FS) nella prima parte del 2024. Il valore della linea blu è di 2 miliardi.

Infine la linea lilla, la numero 5, raddoppierà la sua estensione entro il 2030, con 13 km e 12 nuove fermate a nord, stabilendo come nuovo capolinea Monza Polo Istituzionale. Sarà la prima metropolitana a collegare due province. Costo dell’opera 1,25 miliardi, con cantieri da far partire entro la fine dell’anno, con l’obiettivo di essere pronti per il 2030.

I nuovi quartieri

Ci saranno sette nuovi poli caratterizzanti, che tra il 2026 e il 2030 anni daranno alla città un nuovo volto. Lo spiega l’assessore all’Urbanistica Giancarlo Tancredi: «I nuovi progetti guardano soprattutto a migliorare le periferie e a caratterizzarle con un sviluppo urbanistico più efficace. Milano infatti deve cercare di non far crescere solo il centro, ma rendere più attrattivi anche i luoghi dove vivono le persone con redditi più bassi». Ecco dunque i nuovi “poli”: la Biblioteca internazionale della cultura, che verrà realizzata con circa 120 del Pnrr e risorse comunali; il villaggio olimpico a Porta Romana, da trasformare dopo le Olimpiadi in un grande studentato; il quartiere Santa Giulia con il nuovo palazzatto sportivo Palaitalia; il quartiere Mind tra Milano e Rho da 1,2 milioni di metri quadrati; il ripensamento e le nuove funzioni di Piazzale Loreto; il campus del Politecnico nel quartiere Bovisa, con l’estensione dell’hub didattico; la Magnifica Fabbrica della Scala, nel quartiere Rubattino, che diventerà il centro e il deposito delle attività scenografiche. A proposito di nuovi progetti, i costruttori proprio in queste ore chiedono che nei cantieri possano essere rivisti i prezzi per adeguare le basi d’asta ai rincari di energia e materie prime. La presidente di Assimprendil Ance Regina De Albertis spiega che i nuovi cantieri sono a rischio: «Una gara da noi gestita, per il progetto urbanistico SeiMilano da 32 milioni, è andata deserta. Ora chiediamo di rivedere i progetti con il Comune, ma ancora più urgente è che la Regione riveda il tariffario dei nostri materiali edili per aggiornare le gare»

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