A Novara Frigerio Design Group consegna a Zamasport il nuovo headquarter
Per l'azienda che opera nell'alta moda e prêt-à-porter il progettista ha ideato facciate simili a tessuto
Frigerio Design Group ha appena fornito un nuovo "biglietto da visita" a Zamasport -azienda italiana attiva dal 1966 nel settore della moda e in particolare del prêt-à-porter- attraverso la realizzazione della sua nuova sede a Novara. L'intervento, costato circa 6 milioni di euro, si articola su una superficie di 3.700 metri quadrati che ospita sia gli ambienti produttivi sia quelli direzionali (uffici, atelier creativi, sale prova e parte della produzione) e si pone come cerniera contemporanea fra le costruzioni preesistenti alle quali è collegato da passaggi trasparenti.
Non è la prima volta che Frigerio Design Group si trova a conferire una nuova immagine aziendale attraverso l'architettura. Sempre nel novarese, per esempio, ha realizzato il nuovo complesso industriale per lo stabilimento Sambonet, e in provincia di Milano ha firmato le Tessiture di Nosate e San Giorgio a Santo Stefano Ticino, solo per citare alcuni esempi.
In questi casi, come per Zamasport e altri ancora, l'obiettivo principale è sempre stato quello di creare un solido rapporto fra architettura e ambiente all'insegna di una qualità diffusa che punta al benessere delle persone e al rispetto della natura. Ed è proprio con le Tessiture che Zamasport presenta un altro punto in comune: il concetto con il quale sono concepite le facciate che richiamano l'idea del tessuto, quello ordito dalle Tessiture e quello tagliato e cucito da Zamasport.
Le facciate, quindi, richiamano l'essenza e l'identità delle aziende: in questo modo l'architettura diventa uno strumento per veicolare ai clienti un messaggio che interpreta fin dall'esterno la mission dell'azienda. E così curve e sinuosità, pieghe e contropieghe si traducono in superfici vibranti e morbide, grazie a materiali naturali e industriali, arricchiti da dettagli e lavorazioni che ne nobilitano e qualificano l'immagine.
Il volume dell'edificio è chiuso su tre lati, realizzati con pannelli prefabbricati in calcestruzzo -a taglio termico e ventilati- con finitura in cemento fotocatalitico autopulente colorato in pasta. La loro texture morbida e sinuosa, formata da numerose pieghe che vibrano con la luce naturale, richiama i tessuti. La superficie è realizzata con un cassero che riproduce il drappeggio verticale di una stoffa, donando alla durezza del calcestruzzo un tocco di apparente morbidezza.
Al contrario, la facciata principale è completamente vetrata: qui un frangisole a bandelle verticali curvilinee, che quasi appaiono in movimento, contribuisce alla sensazione di leggerezza data dalle trasparenze, rievocando strisce di tessuto che pendono dall'alto. Concepiti e realizzati con molta cura, gli interni sono pensati per essere funzionali, flessibili, luminosi.
La struttura è costituita da un volume semplice e compatto che nasconde al primo piano dei giardini sospesi su cui si affacciano gli uffici e tutte le sale prova degli atelier. L'architettura, sviluppata su una pianta quadrata di 46 x 46 metri e con un'altezza di circa 10, è prefabbricata in cemento armato e valorizza la luce naturale attraverso grandi aperture, come la facciata vetrata e la copertura in microshed nel magazzino dei tessuti.
Per ridurre i consumi energetici e ottimizzare il comfort sensoriale, Frigerio Design Group ha realizzato una progettazione integrata del sistema "edificio-impianto", puntando sulla massimizzazione delle prestazioni passive e sulla riduzione di quelle attive.
L'edificio di Zamasport risponde alla tipologia nZEB (Near Zero Energy Building) perché impiega fonti energetiche rinnovabili per riscaldamento, raffrescamento, ventilazione, acqua calda sanitaria e illuminazione per oltre la metà del totale del fabbisogno energetico. L'edificio è infatti dotato di un impianto fotovoltaico con una potenza di 50 kWp e produzione annua di 50.000 kWh.