Accesso agli atti, illegittime le «istanze setaccio»
Da le richieste che non rispettino il canone della buona fede e il divieto di abuso del diritto perché hanno come effetto (e talvolta scopo) il blocco della macchina burocratica
Il Consiglio di Stato (sentenza n. 179/2025) ha chiarito che nessuna forma di accesso agli atti, che sia di tipo documentale, o civico, ovvero disciplinato da specifiche norme di settore, può essere fondato sul mero “sospetto” di comportamenti illegittimi della Pa. Sarà doveroso respingere istanze di accesso civico che non rispettino il canone della buona fede e il divieto di abuso del diritto perché aventi come effetto (e talvolta scopo) il blocco della macchina burocratica; così come istanze di...