Accoglienza, a Potenza finanziato con i fondi Fami il progetto Resta
Una collaborazione tra pubblico e privato per migliorare la governance territoriale
Finanziato nell'ambito dei fondi europei Fami 2014-2020, il progetto «RESTA - Rafforzamento dei servizi per l'accoglienza e l'inclusione», nell'ambito dell'obiettivo «Integrazione/Migrazione legale».
Il progetto - per un importo di circa 158.000 euro - prevede la collaborazione tra la prefettura di Potenza e Iskra, società cooperativa sociale onlus, e l'adesione di numerosi partner pubblici - provincia, questura, ispettorato territoriale del lavoro, Arlab Basilicata, ufficio scolastico regionale e i Comuni di Potenza, Lauria, Muro Lucano, Rionero in Vulture, San Severino Lucano e Tito - e privati e definisce l'assegnazione agli uffici della prefettura, fino al 31 dicembre 2022, di operatori specializzati ai quali saranno affidati la gestione dei servizi amministrativi dedicati agli immigrati.
Gli obiettivi sono orientati quindi a ottimizzare la risposta della pubblica amministrazione nei confronti dell'utenza e mirano in particolare a:
• rafforzare il ruolo della prefettura nella governance territoriale della gestione dei migranti, attraverso un efficace coordinamento con i soggetti istituzionali del territorio e un intenso lavoro di rete con gli stakeholder pubblici e del terzo settore;
• incrementare l'efficienza della prefettura nella gestione dei servizi rivolti a cittadini di Paesi terzi, inclusi i servizi di accoglienza, mediante il miglioramento dei processi organizzativi e amministrativi e una maggiore sinergia con i soggetti istituzionali coinvolti;
• potenziare la funzione di informazione, accompagnamento, orientamento e indirizzo degli sportelli della Prefettura dedicati all'utenza straniera.
I controlli dei Comuni puntano anche verso le frodi sul bonus barriere
di Giuseppe Latour e Givanni Parente
Autonomia differenziata, il ruolo del premier nelle perequazioni territoriali
di Pier Luigi Portaluri (*)
Autonomia differenziata: rispettare la Costituzione, non andarle contro
di Maurizio Meschino e Alessandro Palanza (*)