Appalti

Accordi quadro, ok alla revisione prezzi da parte della Pa

Emendamento al Dl sostegni-ter: possibilità (non obbligo) per la stazione appaltante di rivedere i listini (entro il tetto economico del contratto)

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di Massimo Frontera

Gli accordi quadro di lavori aggiudicati e in corso (sia nei settori ordinari sia nei settori speciali) potranno essere rivisti nel senso di rideterminare i prezzi previsti dall'accordo stesso, sia pure «nei limiti delle risorse complessivamente stanziate per il finanziamento dei lavori previsti dall'accordo quadro» stesso. Lo prevede l'emendamento al Dl sostegni-ter, condiviso tra maggioranza e governo, inserito come comma 11-bis all'articolo 29 del testo che ha ricevuto oggi l'ok del Senato per la conversione in legge e passa alla Camera per la seconda (formale) lettura. L'aggiornamento è una facoltà offerta alla pubblica amministrazione e non un obbligo. L'allineamento dei prezzi dovrà avvenire avendo a riferimento i prezzari regionali determinati in base alle indicazioni del ministero delle Infrastrutture; ma nel frattempo l'operazione si potrà fare applicando ai prezzari gli scostamenti del prezzi sui materiali rilevati semestralmente dal Mims. La norma precisa che in entrambi i casi resta fermo il ribasso proposto dall'impresa aggiudicataria. Dal momento che «la previsione stabilisce specificatamente che il ricorso alla stessa debba avvenire nei limiti delle risorse complessivamente stanziate per il finanziamento dei lavori previsti dall'accordo quadro - si legge nella relazione tecnica all'emendamento - la disposizione non determina nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica».

Giovannini, bene emendamenti su norme per infrastrutture
Secondo il ministro delle Infrastrutture, Enrico Giovannini, questo emendamento - insieme all'intero pacchetto di modifiche «frutto di una costante interlocuzione tra Mims e forze politiche» - «hanno arricchito le norme e consentono di gestire meglio gli investimenti infrastrutturali in questo momento di grave difficoltà degli operatori del settore». «Sono state rafforzate le norme volte a fornire sostegni ai diversi settori colpiti dall'aumento dei prezzi delle materie prime e dei prodotti energetici», ha sottolineato il ministro. La novità va sicuramente incontro alle richieste delle imprese, anche se pare assai difficile che possa rappresentare una risposta sufficiente alle pressanti richieste degli operatori per un intervento immediato e incisivo, in grado contrastare sia il caro materiali sia il caro energia.

L'EMENDAMENTO AL DL SOSTEGNI-TER SULLA REVISIONE PREZZI NEGLI ACCORDI QUADRO

Concessionarie autostradali: approvazione Pef entro ottobre 2023
Oltre alla possibilità di rivedere gli accordi quadro adeguandoli agli incrementi dei materiali, il Mims segnala anche l'emendamento che fissa la nuova scadenza del 31 ottobre 2022 entro il quale completare le procedure di approvazione dei Pef da parte dei concessionari autostradali. «Fino a tale data - ricorda il Mims - i pedaggi autostradali non possono variare».

Anche le province di Trento e Bolzano nel Pinqua e nel "Fit per 55"
Il Mims segnala inoltre che la modifica al testo che consente alle province di Trento e Bolzano accedere al Fondo istituito con l'ultima legge di Bilancio per l'attuazione del pacchetto europeo "Fit for 55", che ha l'obiettivo di ridurre entro il 2030 le emissioni inquinanti del 55% rispetto ai livelli del 1990. Stessa cosa per riguarda gli interventi di rigenerazione urbana: si consente alle due province autonome di accedere alle risorse del Piano nazionale per la qualità dell'abitare (Pinqua), «riservando alle stesse una quota di 30 milioni di euro per il finanziamento di proposte coerenti con le finalità del fondo».

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