Accrual, il conto economico misura l'efficienza e l'economicità della gestione
Valuta anche la capacità di conservare l'integrità del patrimonio a tutela dell'equità intergenerazionale
Anche se il settore pubblico «non ha fini di lucro», il conto economico assume una rilevanza fondamentale nella riforma che vede l'adozione, nella pubblica amministrazione italiana, di un sistema unico di contabilità economico-patrimoniale basato sul principio della competenza economica Accrual.
Infatti, come esplicitato nel quadro concettuale, tale sistema contabile ha per scopo caratterizzante la determinazione del patrimonio di funzionamento al termine di ciascun periodo amministrativo e delle sue variazioni nel periodo, misurando, con riferimento ad ogni operazione, la variazione che questa provoca nel valore di uno o più elementi del patrimonio.
La registrazione di ogni ricavo, o provento, aumenta di pari importo il valore di un elemento del patrimonio, la registrazione di ogni costo o onere influenza negativamente, per pari ammontare, una posta patrimoniale.
Coerentemente, il quadro concettuale definisce i ricavi quali incrementi nel patrimonio netto di un'amministrazione pubblica ed i proventi incrementi nel patrimonio netto di un'amministrazione pubblica, diversi da quelli derivanti da conferimenti di mezzi propri, che hanno origine da operazioni non di scambio. I proventi, cioè non richiedono necessariamente una diretta correlazione con il servizio o i servizi erogati all'amministrazione.
I costi vengono definiti quali decrementi nel patrimonio netto di un'amministrazione pubblica, mentre gli oneri sono intesi quali decrementi nel patrimonio netto di un'amministrazione pubblica, diversi da quelli derivanti da devoluzioni di mezzi propri, che hanno origine da operazioni non di scambio.
Le informazioni, contenute nel conto economico, circa i proventi ed i ricavi nonché i costi e gli oneri di competenza economica di un periodo amministrativo, la cui differenza determina il risultato economico dell'esercizio, contribuiscono alla valutazione di aspetti quali:
a) l'efficienza e l'economicità della gestione dei servizi e dell'amministrazione nel suo complesso;
b) le fonti e la misura di copertura dei costi e degli oneri;
c) la capacità di conservare l'integrità del patrimonio a tutela dell'equità intergenerazionale;
d) il rispetto dei vincoli e il conseguimento degli obiettivi già formalizzati, in termini di proventi/ricavi e costi/oneri, nel bilancio di previsione o nel budget del medesimo periodo amministrativo.
Una corretta redazione del conto economico, attuata anche mediante l'ausilio del sistema di rilevazione per centri di costo, consente di valutare costantemente l'efficienza e l'efficacia della gestione, attraverso l'ottimizzazione del rapporto input/output finalizzato ad evitare gli sprechi e ridurre i costi; permette pure la verifica del raggiungimento degli obiettivi consentendone la valutazione anche in termini di rapporto costi/benefici. Perché il metodo migliore per misurare l'efficienza consiste nel rapportare i costi sostenuti rispetto ai risultati raggiungi con riferimento alla quantità e qualità dei servizi erogati alla comunità amministrata. L'efficienza nel raggiungimento di un obiettivo di pubblico servizio è misurata, oltre che in termini di benefici economici, sociali, culturali, ambientali raggiunti anche nella equilibrata quantità di risorse finanziare impiegate per conseguirli.
La verifica circa la capacità di conservare l'integrità del patrimonio risulta di fondamentale importanza perché le risorse nel patrimonio di un'amministrazione pubblica al termine di un periodo amministrativo contribuiscono alla valutazione di aspetti relativi alla capacità dell'amministrazione pubblica di preservare le risorse affidate alla sua gestione, nonché la sua capacità di continuare a finanziare le proprie attività in maniera adeguata e, quindi, di perseguire i propri obiettivi operativi in futuro, a tutela dell'equità intergenerazionale.
La pianificazione della revisione dell’ente locale alla luce della nuova direttiva Ue anticorruzione
di Marco Berardi e Andrea Ziruolo - Rubrica a cura di Ancrel