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Accrual, semplice restyling dell'armonizzazione contabile

Evoluzione del Dlgs 118/2011 agli Itas ma resta la finanziaria autorizzatoria

di Andrea Biekar e Patrizia Ruffini

Il nuovo sistema di contabilità economico patrimoniale non sostituirà la contabilità finanziaria, che conserverà il ruolo di sistema autorizzatorio; la contabilità economica, inoltre, sarà integrata con quella finanziaria, secondo il modello utilizzato dallo Stato. É la risposta del Comitato direttivo della Struttura di governo della Riforma Accrual delle pubbliche amministrazione giunta sul tavolo della Commissione Arconet, a seguito della richiesta di chiarimenti avanzata in occasione della trasmissione dei primi pareri riguardanti gli Itas (carte di lavoro del 15 febbraio).

Come auspicato dalla Commissione, per gli enti territoriali, la riforma 1.15 del Pnrr costituisce un percorso di perfezionamento del sistema contabile previsto dal decreto legislativo n. 118 del 2011, da realizzare attraverso un adeguamento del principio contabile applicato concernente la contabilità economico patrimoniale vigente, ai nuovi standard nazionali Itas ispirati agli Ipsas.

Nel corso della riunione Anci ha richiamato i punti ancora da chiarire, come le modalità con cui si intende applicare la riforma per gli enti di minore dimensione, il percorso di formazione indispensabile per la corretta implementazione del nuovo sistema contabile, l'adeguato periodo di sperimentazione, oltre all'auspicabile semplificazione della contabilità finanziaria. Non è, infatti, allo stato previsto un tavolo di lavoro che analizzi le possibili semplificazioni del futuro assetto contabile e le modalità di esclusione per gli enti di minore dimensione. I tempi di applicazione della riforma – prosegue Anci Comuni - sembrano del tutto incompatibili con un'ampia sperimentazione e una capillare formazione su ambito nazionale. In ogni caso, in seno alla Commissione Arconet, l'associazione dei Comuni si farà portavoce per sostenere ogni azione utile ad uniformare gli attuali principi contabili (in particolare quello applicato della contabilità economico-patrimoniale, allegato 4.3 al Dlgs 118/2011) agli Itas che, nel tempo, saranno presentati alla Commissione stessa per garantire, con l'attuale quadro normativo, la migliore integrazione possibile tra il sistema contabile in vigore e il rispetto degli standard Itas basati su un principio Accrual.

Un altro punto da chiarire, rilevato dai dottori commercialisti, è la necessità di sapere se si prevede di continuare ad utilizzare la matrice di correlazione, che oggi per gli enti territoriali, seppure non obbligatoria, rappresenta un supporto rilevante.

La Commissione prende dunque atto dell'esigenza di un confronto con i referenti della Ragioneria Generale dello Stato competenti del sistema Init, attualmente in uso dallo Stato.

Nella stessa seduta viene anche reso il parere alla proposta di Itas 4 sulle Immobilizzazioni materiali, elaborata dallo Standard Setter Board (articolo 9, comma 16, del Dl 152/2021). L'unica osservazione – presentata dai dottori commercialisti - riguarda il paragrafo 41, il quale nel prevedere il criterio di valutazione degli investimenti immobiliari, non considera la possibilità di uso promiscuo delle immobilizzazioni come beni strumentali e come investimenti immobiliari. In tali casi, si propone di prevedere l'applicazione del modello del costo.

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