Fisco e contabilità

Agevolazioni Tari, la Ragioneria frena sui finanziamenti con il fondone Covid

Il chiarimento della Rgs

di Patrizia Ruffini

Le risorse per agevolazioni Tari riconosciute nel 2020 e non ancora utilizzate, possono essere impiegate per agevolazioni da riconoscere nell'anno 2021. Non si può tuttavia destinare alle agevolazioni Tari, ulteriori quote del fondone. A tornare sul tema è stata la Ragioneria generale dello Stato, sollecitata dagli enti che hanno profondo interesse nel comprendere gli aspetti operativi del tema, seppur ancora fitto di incognite e difficoltà applicative.

Con la faq n. 4, la Ragioneria generale dello Stato aveva già ricordato le regole "speciali" in materia di Tari, Tari-corrispettivo e Tributo per l'esercizio delle funzioni di tutela, protezione e igiene dell'ambiente. Il Decreto del ministero dell'Economia e delle finanze n. 212342/2020 chiarisce infatti che per queste entrate è riconosciuta comunque agli enti una stima della perdita. La variazione negativa di entrata "spetta" agli enti indipendentemente dall'effettiva variazione registrata per gli accertamenti 2020 rispetto al 2019, o indipendentemente dalle diverse politiche autonome di aumento/riduzione di aliquote/tariffe o di agevolazioni Covid-19 che l'ente può aver attuato.

La Tabella 1 allegata al decreto individua il valore massimo della perdita da prelievo dei rifiuti utile per assorbire le agevolazioni Tari. Questo importo dovrebbe essere utilizzato dall'ente per finanziare agevolazioni Tari, da attuarsi anche per mezzo del soggetto affidatario del servizio di gestione dei rifiuti urbani. Come conseguenza agli enti è raccomandato di non inserire fra le maggiori spese Covid-19 né quelle utilizzate per le agevolazioni Tari in favore dei contribuenti (maggiori spese Covid-19 per trasferimenti a famiglie/imprese), né quelle utilizzate per ulteriori interventi ritenuti maggiormente utili per il territorio.

Nel complesso sono state riconosciute agli enti, a valere sul fondo funzioni fondamentali 1,020 miliardi di euro da destinare alle agevolazioni. Se nell'anno 2020 l'ente non è riuscito ad impiegarle, potrà utilizzarle per concedere agevolazioni Tari nell'anno 2021. In altri termini, nell'anno 2021 potrà finanziarle con avanzo vincolato, anche presunto, da quota riconosciuta come agevolazioni Tari per il 2020.

Tuttavia, gli importi della Tabella 1 per il singolo comune, rappresentano anche il limite massimo delle agevolazioni Tari a valere sulle assegnazioni del Fondone. Pertanto, l'ente che ha già impiegato nell'anno 2020 l'intero importo riconosciuto non può utilizzare le eventuali risorse del Fondone ancora disponibili. Ribadisce infatti la Ragioneria generale dello Stato: non è possibile utilizzare le ulteriori risorse del Fondo funzioni fondamentali, confluite nella quota vincolata del risultato di amministrazione dell'ente al 31.12.2020, per finanziare agevolazioni Tari nell'esercizio 2021. Resta invece sempre salvo l'impiego degli avanzi da agevolazioni Tari 2020.

Infine, con il protrarsi dell'emergenza cresce l'attesa del comparto di ricevere risorse aggiuntive con il decreto "Sostegno". Una parte di questi maggiori trasferimenti, potrebbe essere destinata dal Tavolo di coordinamento, al riconoscimento di agevolazioni Tari anche per l'anno 2021 (ulteriori al 1.020 milioni dell'anno 2020). A questo punto torna in gioco la possibilità (che sembra arrivi con il decreto Sostegno, si veda Enti locali & edilizia del 5 marzo) di approvare Pef e tariffe Tari entro il 30 giugno, sganciando a regime questo termine dalla scadenza del bilancio di previsione.

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