Amministratori

Amministrative il 10 e 11 ottobre: forse già oggi il decreto in Consiglio dei ministri

La tornata coinvolge quasi 12 milioni di cittadini. Rinvio anche per le regionali in Calabria

di Emilia Patta

Massima prontezza a ulteriori strette, priorità assoluta l’accelerazione dei vaccini, primi passi nella rimodulazione del Recovery Plan: la fase due dell’arrivo di Mario Draghi a Palazzo Chigi percorre innanzitutto queste tre priorità. Ed è sempre l’allerta Covid a tenere altissima l’attenzione del presidente del Consiglio. Tanto che forse già oggi, e comunque certamente nei prossimi giorni, il decreto che rinvia a dopo l’estate tutte le elezioni amministrative previste da qui a giugno potrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri.

Si tratta delle suppletive a Siena di fine mese; delle regionali in Calabria già rimandate una volta a causa del Covid e poi fissate per l’11 aprile; e soprattutto delle comunali che per legge vanno fissate tra il 15 aprile e il 15 giugno e che coinvolgono al momento 11 milioni e 583.724 cittadini in tutta Italia e 1.113 Comuni. Tra questi anche molte grandi città, a partire dalla Capitale, come Milano, Torino, Napoli, Bologna, Trieste e 14 capoluoghi di provincia. Le date segnate in rosso tra Palazzo Chigi e il Viminale sono domenica 10 ottobre e lunedì 11 ottobre. Quando, si spera, la campagna vaccinale avrà prodotto i suoi effetti sul contenimento dei contagi e sul regresso del virus. Manca il sì informale dei capi di partito, e un ultimo giro di tavolo si potrebbe avere già in sede di Cdm con i capidelegazione al governo.

A parte Giorgia Meloni, rimasta all’opposizione con il suo partito Fratelli d’Italia, non dovrebbero esserci ostacoli. Vero che la Lega di Matteo Salvini, maggioranza secondo i sondaggi in molte realtà assieme agli alleati, ha più da perdere dal rinvio. Ma è anche vero che nelle maggiori città il centrodestra non ha ancora individuato il candidato giusto. Per non parlare di Pd e M5s: l’alleanza teorizzata dal segretario Nicola Zingaretti avrà proprio nelle città il suo possibile battesimo, e un allungamento dei tempi darà sicuramente modo ai pentastellati di compiere la transizione annunciata con la guida di Giuseppe Conte.

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