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Ance: per le case green serve un piano di azione e un sistema di finanziamenti accessibili alle famiglie

Bocognani: «Ogni anno, e fino al 2033, dovranno essere ultimati oltre 215mila interventi su singoli edifici»

di Al. Le.

«C'è bisogno di un piano di azione che sappia trasformare questi obiettivi in interventi. Un piano che, accanto alle necessarie risorse pubbliche, preveda un sistema di finanziamenti accessibili alle famiglie, da attuare in tempi brevissimi».

Lo ha detto il vicedirettore generale dell'Ance, Romain Bocognani, in audizione presso la Commissione Politiche Ue della Camera circa l'applicazione della norma Ue sull'efficienza energetica degli immobili. «Per l'Italia - ha continuato Bocognani - si tratterebbe di intervenire con riqualificazioni energetiche importanti su circa 2 milioni di edifici entro il 2030 (2033 data ultima per gli edifici residenziali). Si tratterebbe di una prima quota di edifici esistenti, quella che rappresenta il 15% del parco immobiliare con le prestazioni peggiori, costituito da circa 230mila immobili pubblici e non residenziali e 1,8 milioni residenziali privati. Questo significa che ogni anno, e fino al 2033, dovranno essere ultimati oltre 215mila interventi su singoli edifici, per un costo che sarà di circa 40 miliardi per gli edifici residenziali e 19 miliardi per gli altri edifici.
Per capire la dimensione di tale sfida – ha concluso il vicedirettore dell'Ance -, si ricorda che con gli incentivi del 110%, che hanno visto un successo senza precedenti nella domanda da parte delle famiglie, sono stati realizzati poco meno di 100mila interventi nel 2021 e 260mila nel 2022. La direttiva richiede, quindi, che nei prossimi anni dovremo almeno mantenere un ritmo, costante, simile a quello sperimentato nell'ultimo anno».

In un altro tema affrontato nell'audizione, l'Ance ritiene indispensabile la consultazione degli operatori economici, soprattutto nel processo di formazione degli atti che hanno un impatto importante sulla loro attività.
Un esempio negativo per l'associazione costruttori in tal senso è il recentissimo «Manuale di Eurostat» sulla quantificazione del debito e del deficit degli Stati membri che delinea le modalità di classificazione delle poste dei bilanci nazionali.
Il ricorso a procedure di comitatologia o similari ha di fatto escluso completamente le imprese dalla possibilità di esprimere le loro considerazioni relativamente ad un documento decisivo per la cessione dei crediti fiscali relativi ai bonus edilizi, per le politiche di riqualificazione degli edifici in Italia e per migliaia di famiglie e imprese che aspettano di capire se riusciranno a completare e vedere pagati i cantieri in corso.

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