Fisco e contabilità

Anticipazione di liquidità: così la verifica dell'organo di revisione

di Daniela Ghiandoni ed Elena Masini

Ai fini della domanda dell'anticipazione di liquidità, la norma richiede «l'attestazione di copertura finanziaria delle spese concernenti il rimborso delle rate di ammortamento, verificata dall'organo di controllo di regolarità amministrativa e contabile». Va ricordato che al momento della deliberazione della giunta non è richiesta la variazione (che invece dovrà essere predisposta una volta concesso il prestito, come espressamente previsto dal comma 2 dell'articolo 116). Gli impegni potranno essere assunti solamente al perfezionamento del contratto con Cdp. Prima di allora, nessuna copertura finanziaria potrà essere attestata. Ciononostante, l'istituto, ai fini della domanda, richiede all'ente di indicare la data in cui è stata disposta la verifica da parte dell'organo di controllo che, per gli enti locali, è l'organo di revisione economica finanziaria.

Come uscire dall'empasse? Quale tipo di verifica deve attivare l'organo di revisione, dato che in sede di richiesta dell'anticipazione sicuramente non saranno effettuate né le variazioni di bilancio né assunti gli impegni di spesa? Si ritiene che la chiave di lettura di questa prescrizione non sia tanto e solo quella – comunque necessaria - di verificare che l'ente abbia la disponibilità finanziaria per far fronte al pagamento degli interessi. La disponibilità potrebbe essere recuperata dagli stanziamenti già previsti a bilancio per la corresponsione degli interessi passivi per l'anticipazione di tesoreria, sicuramente presenti negli enti con difficoltà di cassa oppure da altri stanziamenti di bilancio, mediante variazione ammessa anche in esercizio provvisorio. Piuttosto la verifica dovrebbe portare ad accertare che i debiti per i quali l'ente intende chiedere l'anticipazione di liquidità abbiano tutti una propria copertura finanziaria e un regolare impegno assunto sul bilancio. Ciò al fine di evitare che l'anticipazione si trasformi in una provvista di risorse da utilizzare per finanziare nuova spesa e non per sopperire a carenze di liquidità.

Una possibile soluzione potrebbe dunque essere quella di sottoporre all'organo di revisione la delibera dell'organo esecutivo di autorizzazione all'anticipazione, nella quale l'ente si assume l'impegno a iscrivere annualmente nei bilanci le somme necessarie al pagamento delle rate. In relazione a questa delibera, l'organo rilascerà un'attestazione con la quale:
• prende atto delle principali condizioni dell'operazione (importo dell'operazione, durata dell'ammortamento, eccetera);
• verificherà la copertura finanziaria in bilancio dei debiti per i quali viene richiesta l'anticipazione;
• verificherà l'impegno dell'ente di iscrivere annualmente nei bilanci le somme necessarie al pagamento delle rate;
• verificherà la compatibilità degli interessi con la situazione finanziaria dell'ente medesimo;
riservandosi di verificarne successivamente l'effettiva attuazione.

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