Urbanistica

Antincendio, arriva la circolare applicativa dei Vigili sulla gestione dei depositi di rifiuti

Prefetto esentato dall'obbligo di predisporre il Pee quando l'indice di rischio individuato dal gestore è pari a zero

di Mariagrazia Barletta

Il Dipartimento dei Vigili del Fuoco ha diramato una circolare con alcune precisazioni sulla redazione dei piani di emergenza esterna (Pee) per i siti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti, ossia i piani, la cui elaborazione spetta al prefetto, sentiti gli enti locali e le regioni interessate, da predisporre per contenere gli effetti dannosi che incidenti importanti, causati ad esempio da incendi, esplosioni o dalla dispersione di sostanze pericolose, potrebbero avere sulla salute umana, l'ambiente e sui beni. La circolare fa seguito alle linee guida per la redazione del piano di emergenza esterna pubblicate in Gazzetta ufficiale lo scorso 10 ottobre.

Non riguardano gli impianti ricadenti nell'ambito della direttiva cosiddetta Seveso III, relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti, le disposizioni del Dl 113 del 2018, che ha previsto, per i gestori degli impianti di stoccaggio e trattamento dei rifiuti (nuovi ed esistenti), l'obbligo di elaborare un piano di emergenza interna e ha affidato ai prefetti il compito di predisporre il piano di emergenza esterna. È una delle precisazioni contenute nella circolare. Inoltre, il prefetto è esentato dall'obbligo di predisporre il Pee quando l'indice di rischio individuato dal gestore è pari a zero e nel caso in cui, sempre dai dati ricevuti dal gestore, risulti che le aree di impatto non escono dai confini dello stabilimento.

Quanto alla lista delle informazioni da trasmettere al prefetto, contenuta nelle linee guida (allegato C2), la circolare chiarisce che tale elenco non è da considerarsi esaustivo, dunque, i prefetti possono chiedere ai gestori ulteriori informazioni che dovessero ritenere necessarie ai fini dell'elaborazione del piano. Il Pee, inoltre, va aggiornato almeno ogni tre anni e la sua sperimentazione va programmata per testarne la validità. Il dipartimento dei Vigili del Fuoco ha anche ideato un applicativo informatico per permettere ai gestori l'inserimento, in formato digitale, delle informazioni necessarie per la redazione del Pee.

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