Urbanistica

Antincendio, al rush finale la norma Uni sugli idranti

Ecco come scaricare il testo della Uni 10779 su progettazione, installazione ed esercizio della rete

di Mariagrazia Barletta

Entra nella fase di inchiesta pubblica finale il progetto di revisione della norma Uni 10779 dedicata alla progettazione, all'installazione e all'esercizio delle reti di idranti. Durante tale fase, che si conclude il 22 dicembre 2020, attraverso il sito dell'ente di normazione tutti possono leggere la nuova versione, seppure non definitiva, della norma e inviare eventuali osservazioni.

Le novità del testo
La nuova norma sostituirà la versione 2014 della Uni 10779, andando a specificare i requisiti costruttivi e prestazionali minimi da soddisfare nella progettazione, nell'installazione e nell'esercizio delle reti di idranti. Si applicherà – a seguito della valutazione del rischio di incendio - agli impianti da installare o da modificare nelle attività sia civili che industriali. Non si applicherà nei casi in cui sia consentita la derivazione degli apparecchi di erogazione (naspi) dalla rete idrico-sanitaria a servizio dell'attività, senza separazione, dopo l'alimentazione, delle rispettive reti idriche. Va ricordata l'importanza della norma, richiamata anche dal decreto cosiddetto Impianti (Dm 20 dicembre 2012) e dal Codice di prevenzione incendi (Dm 3 agosto 2015), alla quale è riconosciuta la presunzione di regola dell'arte.

Come scaricare il testo
Per inviare osservazioni e scaricare il documento, in formato pdf, è necessario visitare la pagina del sito dell'Uni che dà accesso alla banca dati dei progetti in fase di inchiesta pubblica. È necessario inserire il codice del progetto (in questo caso: UNI1608008) per giungere alla schermata relativa alla bozza della nuove versione della Uni 10779. Il progetto di norma in formato elettronico è protetto con un sistema di Digital rights management (Drm), per cui per poter aprire il file pdf occorre scaricare (gratuitamente) e installare il plugin FileOpen, a sua volta accessibile dal sito store.uni.com. Il testo finale – si legge nella prima pagina del progetto di norma – potrebbe presentare differenze, anche sostanziali, rispetto al documento messo in inchiesta che, comunque, perde qualsiasi valore dal 22 dicembre 2020.

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