Appalti, dopo otto mesi crescono bandi (+1,7%) e valori (+7,1%) sulla spinta dei comuni

Frenano i valori ad agosto ma, dopo otto mesi, il mercato dei lavori pubblici continua ad avere numeri positivi. I dati fornito dall'osservatorio Cresme Europa Ricerche mostrano il buon momento del settore degli appalti che, dall'inizio dell'anno, cresce dell'1,7% per la quantità di avvisi (14.042) e del 7,1% per gli importi (23,309 miliardi) rispetto allo stesso periodo del 2020. Ad agosto le gare sono state 10.814 (+5,8%) per 16,5 miliardi (-9,3%)

Tra le stazioni appaltanti, le amministrazioni comunali mandano in gara un quarto dei valori grazie a 6.908 bandi (-10%) per 6,297 miliardi (+65%). Spingono sull'acceleratore i gestori di reti, infrastrutture e servizi pubblici locali che hanno promosso 1.495 appalti (+17%) per 3,296 miliardi (+9,8%). Segni entrambi negativi invece per le Ferrovie che hanno indetto 104 procedure di gara (-63%) per 2,539 miliardi (-54%) mentre l'Anas cresce per numero di gare (416, +33%) ma rallenta per gli importi delle opere (1,077 miliardi, -20%).

Per le classi d'importo, sono due le fasce che frenano rispetto al 2020: quella tra 15 e 50 milioni dove sono state pubblicate 155 gare (-34%) per 4,136 miliardi (-32%) e i piccoli bandi fino a 150mila euro usciti dal mercato, pari a 4.284 (-7%) per 264 milioni (-7%). Volano invece i maxitagli oltre i 50 milioni che sono stati 52 (+40%) per 7,989 miliardi (+42%).

Ad agosto il bando più rilevante è stato quello di Rfi da 500 milioni per l'accordo quadro Ertms con un unico operatore per la progettazione esecutiva e la realizzazione sulle linee oggetto del Piano nazionale di ripresa e resilienza ( Pnrr) del sistema Ertms, comprensiva del Etcs Livello2, del Gsmr, degli impianti di gestione della via, degli impianti di Tlc, delle alimentazioni IS, delle opere civili accessorie e fabbricati/shelter per il contenimento delle apparecchiature, degli impianti meccanici , degli impianti di Luce e Forza Motrice (Lfm).