Personale

Appalti, per tecnici di Palazzo Chigi incentivo del 2% in versione «slim»

Riduzione progressiva per scaglioni di importo e revoca integrale in caso di ritardo oltre il 20% dell'incentivo

di M.Fr.

Per i tecnici della presidenza del Consiglio l'incentivo del 2% previsto dal codice appalti per i tecnici interni della Pa sarà in versione "slim". Dal regolamento pubblicato in Gazzetta (approvato a novembre ma registrato solo il 10 gennaio scorso) si ricava infatti che l'incentivo spettante per l'appalto di lavori servizi e forniture sarà pari al 2% dell'importo dei lavori (servizio o fornitura) solo fino a un valore di 5 milioni; poi il tasso si riduce all'1,8% per la quota che eccede i cinque milioni e arriva a 10 milioni, scendendo poi all'1,5% per la parte di importo inclusa tra i 10 e i 20 milioni di euro. Infine, il tasso per calcolare il bonus si dimezza all'1% per la l'intera parte che eccede i 20 milioni.

L'incentivo non è dovuto nei casi di affidamento diretto o per somma urgenza, adesione a una convenzione Consip o informale consultazione del mercato. Per i lavori la somma viene ripartita nel seguente modo: una quota tra il 25-35% va al Rup e al personale tecnico e amministrativo di supporto; una quota del 5-10% va agli incaricati della verifica dei progetti, della programmazione della spesa per investimenti, della predisposizione e del controllo delle procedure di bando; una quota del 25-35% va al direttore dei lavori e al personale tecnico che lo assiste. Infine una quota del 20-30% va al tecnico incaricato del collaudo tecnico-amministrativo e al collaudatore statico.

Per i servizi e le forniture la somma viene ripartita nel seguente modo: una quota tra il 25-45% va al Rup e al personale tecnico e amministrativo di supporto; una quota del 5-10% va agli incaricati della programmazione della spesa per investimenti e gli incaricati della predisposizione e del controllo delle procedure di bando; una quota del 25-45% va al direttore dell'esecuzione contrattuale (e collaboratori) e all'incaricato della verifica di conformità. Le esatte percentuali per ciascuna funzione svolta, all'interno delle forchette indicate, vengono specificate nei provvedimenti di incarico e dipendono dalla complessità del lavoro, servizio o fornitura da realizzare e dal grado di responsabilità e della durata dell'incarico. Per i servizi con carattere di ripetitività si applica un taglio dell'incentivo in base a criteri previsti in sede contrattuale.

Eventuali modifiche o varianti l'incentivo viene ricalcolato in base ai nuovi importi che ne risultano, senza tuttavia poter superare il tetto massimo del 2% totale. Tuttavia, in caso di modifiche al progetto derivanti da errori progettuali il compenso per il direttore dei lavori viene riconosciuto solo se il direttore non coincide con il progettista autore degli errori progettuali. Stessa cosa per Rup: il compenso non viene corrisposto e il Rup coincide con il validatore.

In caso di un allungamento dei tempi «imputabile al soggetto incaricato» si applica un taglio dell'1% dell'incentivo per ogni settimana di ritardo (o frazione di settimana superiore a tre giorni). Se il taglio supera il 20% dell'importo inizialmente spettante l'incarico viene revocato e il bonus si perde integralmente. L'incarico può inoltre essere revocato se il tecnico incaricato «risulti responsabile» di: violazioni degli obblighi previsti dalla legge, dalla contrattazione collettiva di lavoro e dal codice di comportamento; errori, omissioni o negligenze tali da determinare aumenti dei costi previsti nel quadro economico o danni per la Presidenza del Consiglio.

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