Architettura, premiati Pedevilla architects e Campomarzio+Michele Moresco
Conclusa l’edizione 2023 promossa dal Consiglio nazionale con l’attribuzione dei premi Architetto italiano e Giovane talento dell’architettura italiana
Pedevilla architects e Campomarzio + Michele Moresco. A loro è andato il duplice premio promosso dal Consiglio nazionale degli architetti, nella cerimonia di che si è svolta il 27 ottobre a Roma nella cornice della Festa dell’Architetto 2023. Più esattamente pedevilla architects è lo studio che si è aggiudicato il Premio “Architetto/a italiano/a” mentre Campomarzio + Michele Moresco, il Collettivo al quale è stato assegnato il premio “Giovane Talento dell’Architettura italiana”.
Al primo la Giuria ha riconosciuto particolare attenzione e cura ai valori della sostenibilità ambientale ed economica e della cura sociale. Aspetti che sono rappresentati emblematicamente nel progetto della “Casa di Riposo Santa Barbara” realizzato a San Leonardo in Passiria (Bz). L’utilizzo di forme e materiali differenti, raffinati e contemporanei ma, al contempo, fortemente legati al territorio, la capacità di rigenerare l’esistente reinventando le tecniche costruttive locali e traghettandole a una nuova contemporaneità sono state considerate le caratteristiche che contraddistinguono il percorso professionale di pedevilla architects.
Il “Centro sportivo S. Martino in Passiria” (BZ) al quale è stato attribuito il “Giovane Talento dell’Architettura italiana” si innesta in modo fortemente sensibile nel paesaggio, senza rinunciare a costruire un nuovo elemento forte e identitario per la comunità. La semplicità delle soluzioni costruttive riflette, secondo la Giuria un uso sapiente dei materiali e dei dettagli costruttivi sempre ricercato ed elegante che caratterizza il lavoro di ricerca del Collettivo Campomarzio + Michele Moresco.
«I premi - ha detto il presidente degli architetti Francesco Miceli - rappresentano anche un momento per riflettere sul ruolo dell’architettura e sul futuro delle nostre città. Quindi, uno strumento importante per promuovere l’architettura e il lavoro degli architetti. Il nostro auspicio è che la centralità del progetto possa sempre più divenire un punto di riferimento nella cultura della nostra società. I Premi servono anche a promuovere la professionalità dei giovani architetti che credono nel nostro mestiere e che con grande passione svolgono il loro ruolo . Per tutti noi, giovani e non, è fondamentale consolidare il valore dell’architettura e la sua dimensione etica, ritenendo che il nostro lavoro abbia come obiettivo principale quello di migliorare la condizione di vita delle persone».
«Nell’anno del Centenario dell’istituzione della professione ordinata e in quello europeo delle Competenze - ha sottolineato Alessandra Ferrari, responsabile del Dipartimento Cultura del Cnappc - la grande partecipazione al Premio “Architetto Italiano” e “Giovane Talento dell’Architettura italiana” acquista maggiore significato: il Premio, giunto all’11° edizione si conferma un indiscusso riferimento nazionale che contribuisce alla diffusione del valore della nostra professione. Anche per questa edizione i progetti selezionati “passeranno alla storia” confluendo nello Yearbook, la più grande raccolta di architettura italiana che illustra la complessità di ogni singolo progetto di architettura e una conferma della grande competenza della nostra categoria».
Nel corso della Festa dell’Architetto sono state attribuite anche una serie di Menzioni. Nell’ambito del Premio “Architetto italiano” allo studio Labics per “Palazzo dei Diamanti - Il progetto dello spazio espositivo” a Ferrara e a B22, Carlo Venegon, per il progetto “SON Cascina San Carlo” a Milano. La Menzione per il “Giovane Talento dell’Architettura italiana” è andata allo studio Camilla De Camilli per il Progetto “Casa del Custode” a Bologna.