Personale

Arriva la netiquette dei dipendenti pubblici

Vietato qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all'immagine dell’amministrazione di appartenenza o della Pa in generale

di Gianni Trovati

I dipendenti pubblici non possono trasformarsi in leoni da tastiera. Soprattutto se la loro preda è l’amministrazione di cui fanno parte o la Pa in generale. Lo prevede il nuovo Codice di comportamento per i lavoratori della Pa esaminato ieri in prima lettura dal consiglio dei ministri. «Il dipendente - si legge nel nuovo articolo 11-ter del testo che riforma il Dpr 62 del 2013 - è tenuto ad astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all'immagine dell’amministrazione di appartenenza o della Pa in generale». In questo modo il Codice si allinea alle regole che ogni azienda ormai adotta per tutelare la propria immagine nel dibattito telematico, e che ora anche le Pa potranno formalizzare in una Social Media Policy. Ma lo sforzo di modernizzazione si estende anche al comportamento dei dipendenti nel mondo reale, che andrà orientato alla «soddisfazione dell’utente», e dei dirigenti, che dovranno favorire il «benessere organizzativo».

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