Amministratori

Auto blu, Anac «chiede» alle amministrazioni di rendere pubblico numero e tipologie dei mezzi

Iniziativa condivisa dal Ministro Brunetta che con una nota del Dipartimento della Funzione pubblica

di Manuela Sodini

A seguito di ripetute segnalazioni sull'uso improprio delle cosiddette «auto blu», Anac è intervenuta con una delibera chiedendo alle amministrazioni pubbliche maggiore trasparenza rendendo noto di quante auto di servizio dispongono. L'uso improprio dell'auto di servizio è manifestazione di cattiva gestione e di uso inappropriato di risorse pubbliche, oltre alla possibile applicazione di norme penali, quali quelle sul peculato.

Iniziativa condivisa dal Ministro Brunetta che con una nota del Dipartimento della Funzione pubblica si associa alla preoccupazione di Anac, rimarcando l'esigenza di una verifica del rispetto dei vincoli stabiliti dalla normativa di settore e dell'osservanza degli obblighi di trasparenza. La nota del Dipartimento della Funzione pubblica, fa anche il punto sui numeri al 31 dicembre 2020: meno di 27.000 rispetto alle 600.000 del 2010. Confrontando con il 2018, le auto blu risultano ridotte del 21% e l'aumento del 3,7%, registrato rispetto al 2019, riguarda soprattutto il settore della sanità, più esposto alle conseguenze della pandemia. Le auto a uso esclusivo sono 734 in totale (quelle riservate alle autorità politiche 20) e la massima concentrazione si registra proprio nel settore sanitario (208 autovetture) e nelle amministrazioni comunali (351 autovetture) che rappresentano ben il 79% del totale degli enti censiti.

Nella delibera pubblicata, Anac richiama preliminarmente il quadro delle disposizioni che disciplinano l'uso delle autovetture in dotazione alle amministrazioni pubbliche, partendo dalla normativa di riferimento contenuta nell'articolo 2 della legge 662/1996, commi da 118 a 124. A seguire con due interventi normativi, l'articolo 6, comma 14 del Decreto legge 78/2010 e l'articolo 15 del Decreto legge 66/2014, hanno fissato limiti di spesa, per l'acquisto, la manutenzione, il noleggio e l'esercizio di autovetture, al fine di razionalizzarne l'utilizzo e i costi dei veicoli.
Il successivo decreto attuativo 25 settembre 2014 ha imposto alle pubbliche amministrazioni, nonché alle regioni e agli enti locali, di comunicare entro il 31 dicembre di ogni anno al Dipartimento della Funzione Pubblica il numero, l'elenco e le specifiche delle autovetture di servizio a qualunque titolo utilizzate. La norma ha previsto anche un obbligo di pubblicazione dei medesimi dati sui siti istituzionali di tali enti.

Sull'uso delle auto, Anac precisa di non avere poteri di regolazione e vigilanza, poteri che sono attribuiti, ciascuno per le proprie competenze, al Dipartimento della Funzione pubblica e alla Corte dei conti; infatti, osserva l'Autorità, nessuna norma del decreto trasparenza (Dlgs 33/2013) prevede la pubblicazione dei dati sulle auto di servizio, fermo restando gli obblighi pubblicitari previsti dal richiamato Dpcm 25 settembre 2014, disposizioni queste di rango secondario rispetto alle quali non è prevista una diretta vigilanza dell'Anac.

Con questa delibera Anac chiede alle amministrazioni di rendere noto pubblicamente di quante auto di servizio dispongono e di quali tipologie, inserendo dati e numeri sui propri siti istituzionali nella sotto sezione «Altri contenuti», i dati oggetto di pubblicazione possono essere quelli previsti dall'articolo 4 del Dpcm 25 settembre 2014, ossia il numero, l'elenco e le specifiche delle autovetture di servizio a qualunque titolo utilizzate, in proposito l'Autorità ricorda come la pubblicazione di tali dati contribuisce ad assicurare la conoscenza del modo in cui le risorse pubbliche vengono utilizzate, in linea con il concetto di trasparenza.

Al contempo, Anac raccomanda alle amministrazioni di valutare, in sede di predisposizione dei propri Piani anticorruzione, di programmare nell'ambito dell'area di rischio attinente alla «Gestione delle entrate, delle spese e del patrimonio» misure specifiche per presidiare eventuali usi impropri delle auto di servizio e di svolgere un attento monitoraggio sull'attuazione delle misure introdotte.

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