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Autostrade: manutenzioni per 2,5 miliardi entro il 2024 e 1,2 miliardi per il tunnel sub-portuale di Genova

Lo prevede l'accordo firmato con il Mims: 13,6 miliardi di investimenti sull'intera rete

di M.Fr.

La procedura per inadempienza contro Autostrade per l'Italia - aperta dopo il crollo del Ponte Morandi - si è chiusa con l'accordo firmato ieri, giovedì 14 ottobre, con il ministero delle Infrastrutture. L'accordo - sottolinea il Mims - «recepisce integralmente le condizioni definite in occasione del Consiglio dei ministri del 14 luglio del 2020, durante il Governo 'Conte 2'», inclusi gli impegni a vendere l'intera partecipazione detenuta dalla famiglia Benetton in Aspi e a eseguire «misure per la collettività per un importo di 3,4 miliardi di euro interamente a carico della società».

Ma, soprattutto, l'intesa impegna Aspi a realizzare un programma pluriennale di investimenti sull'intera rete autostradale per 16,3 miliardi di euro in totale, di cui 2,5 miliardi, interamente dedicati a interventi di manutenzione, da attuare entro il 2024. Significative anche le ricadute sul territorio: l'accordo, infatti, cui hanno collaborato Regione, Comune di Genova e Autorità portuale, prevede interventi sul territorio per 1,2 miliardi di euro. Soldi che saranno spesi per realizzare il tunnel sub-portuale di Genova e il collegamento della Val Fontanabuona, «oltre che iniziative per il Porto di Genova e misure a sostegno di categorie economiche penalizzate dalla situazione determinatasi a seguito del crollo del Ponte Morandi e degli interventi di manutenzione della rete autostradale ligure». Tutti interventi che andranno in gara. Si attendono dunque i bandi. Alle famiglie residenti nelle case sotto il viadotto Bisagno andranno tre milioni di euro.

L'accordo, informa il ministero, prevede anche il potenziamento delle attività di vigilanza e controllo, l'implementazione di sistemi informatici a supporto della gestione della mobilità, l'aumento delle sanzioni anche in caso di lievi violazioni da parte del concessionario, l'accettazione della disciplina tariffaria introdotta dall'Autorità di regolazione dei trasporti (Art), «con una significativa moderazione della dinamica tariffaria su tutta la rete autostradale». Il piano economico finanziario e l'accordo sono stati sottoposti per una valutazione anche dall'Autorità di regolazione dei trasporti e all'Avvocatura generale dello Stato, per gli aspetti di rispettiva competenza.

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