Appalti

Banda ultralarga, pronte le linee guida per il piano da 3 miliardi nelle aree “bianche”

di Massimo Frontera

Il ministero dello Sviluppo economico ha definito le linee guida per attuare il “Grande Progetto Banda Ultralarga”, il maxi-piano per la connessione della fibra di 30 mega nelle cosiddette aree bianche, cioè dove l’infrastruttura viene sovvenzionata da fondi pubblici. In particolare il piano vede uno stanziamento di circa 3,033 miliardi, tra fondi Fsc e fondi Feasr (Fondi per lo sviluppo rurale).
Il programma è stato avviato nel 2015 ma è concretamente partito solo quest’anno con i primi cantieri, a valle dell’aggiudicazione di due delle maxi-gare vinte dal concessionario OpenFiber per “cablare” oltre 6mila comuni in 16 regioni e nella provincia di Trento. La terza gara del piano - relativa alle regioni Puglia, Sardegna e Calabria - è scaduta ed è in fase di aggiudicazione. Il vincitore, salvo imprevisti, si dovrebbe conoscere entro il mese di ottobre prossimo.
Intanto i lavori sono già cominciati. Fondi i OpenFiber (50% Enel e 50% Cdp) informano che sono già 500 i comuni - in rappresentanza di tutte le 17 macro aree territoriali - dove sono stati già aperti i cantieri. numero che, nelle previsioni del concessionario raddoppierà entro quest’anno.

Il tema della velocizzazione delle procedure è molto sentito dallo stesso concessionario, sia perché il termine per la rendicontazione dei fondi europei non è lontanissima (2023), sia perché l’iter per ottenere tutti i via libera di ciascun singolo comune non è semplice.
Le linee guida che il Mise ha preparato servono anche a gestire nel modo più veloce possibile l’architettura dell’erogazione delle risorse e del contestuale monitoraggio e controllo degli investimenti.
Investimenti con - appunto - sono appena agli inizi. La stessa Agenzia per la coesione (la struttura del governo che ha un ruolo di primissimo piano nel “grande progetto” per la banda ultralarga) nel suo ultimo rapporto del 31 luglio scorso sull’attuazione dei programmi comunitari 2014-2020 , ha rilevato che l’obiettivo tematico dedicato a «Migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione» ha registrato un tasso di avanzamento del 49,6% tra i più bassi tra i programmi Fesr. «Gli OT (obiettivi tematici, ndr) 2, 3 e 4 sembrano avere una crescita più lenta - sottolinea l’Agenzia della Coesione nel suo report - in particolare l'OT 3 e l'OT 2, incentrato quest'ultimo in larga parte sul GP Banda ultra larga».

Il documento tecnico deve ricevere l’ok in occasione della prima conferenza utile Stato-Regioni, quasi certamente quella prevista il 20 settembre (sempre che prima arrivi il via libera tecnico al documento, nei giorni immediatamente precedenti al 20 settembre). È però difficile che l’approvazione slitti, visto che lo stesso Mise segnala che «le prime rendicontazioni di spesa dovrebbero pervenire già a partire dalla seconda metà di settembre».

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