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Bandi, le grandi opere spingono il mercato: nel primo quadrimestre +15,5% per i valori

Cresme Europa Servizi: i gestori di reti, infrastrutture e servizi pubblici nazionali guidano la classifica per enti appaltanti con 422 appalti per 2,679 miliardi

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di Alessandro Lerbini

Valori in rialzo per il mercato dei lavori pubblici dopo i primi quattro mesi dell'anno. Pur con un decremento limitato allo 0,3% per la quantità dei bandi, il valore registra una crescita del 15,5% rispetto allo stesso periodo del 2020.
A certificarlo è il Cresme Europa Servizi che ha rilevato dall'inizio dell'anno 6.498 appalti per un importo di 8,875 miliardi.

I gestori di reti, infrastrutture e servizi pubblici nazionali guidano la classifica per stazioni appaltanti con 422 bandi (+36,3%) per 2,679 miliardi (+0,3%). Seguono le amministrazioni comunali con 3.214 appalti (-14%) per 2,192 miliardi (+25%) e i concessionari autostradali che hanno mandato in gara 128 appalti (+178%) per 1,538 miliardi. Meno bandi, ma più ricchi, sia per le Ferrovie (21 per 767 milioni, -71% e +87%) e per l'Anas che ha indetto 219 procedure per 211 milioni (+44% e -60%).

Le grandi opere trascinano il mercato degli appalti. Nel primo quadrimestre i bandi dal valore superiore ai 50 milioni sono stati 25 (+127%) per 2,507 miliardi (+16,6%). In rialzo tutte le altri classi tranne quella più piccola: i bandi sotto i 150mila euro sono stati 1.943 (-4,7%) per 122 milioni (-1,6%).

La gara più importante di aprile è stata quella dell'Ospedale Galliera di Genova che cerca per 136 milioni un contraente generale per la progettazione esecutiva e la realizzazione del nuovo ospedale Galliera - variante 1 - primo lotto - trasferimento di immobili e manutenzione quinquennale.

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