Appalti

Bando-tipo per le gare telematiche in consultazione fino al 15 marzo

Il documento definisce le regole per le interazioni tra stazione appaltante e operatori economici mediante le piattaforme online

di Alberto Barbiero

Le stazioni appaltanti devono porre particolare attenzione nella definizione della lex specialis di gara in rapporto all'utilizzo delle piattaforme telematiche, soprattutto nella descrizione delle funzionalità per lo sviluppo di alcune fasi.

L'Autorità nazionale anticorruzione ha avviato la consultazione (con possibilità di presentazione di contributi sino al 15 marzo) sullo schema di bando-tipo per le procedure di appalto per beni e servizi (di valore superiore alle soglie Ue) da gestire con le piattaforme telematiche.

Il documento, attualizzato al Dl 76/2020, definisce in modo dettagliato i profili di regolamentazione di una procedura aperta con aggiudicazione mediante il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, innestando nell'architettura consolidata con il bando-tipo n. 1 le regole per le interazioni tra stazione appaltante e operatori economici mediante le piattaforme telematiche: le amministrazioni aggiudicatrici devono dettagliare questi aspetti in rapporto ai particolari profili tecnici delle stesse piattaforme.

Lo schema di disciplinare tiene conto delle numerose innovazioni apportate al codice dei contratti pubblici dalla legge 55/2019 e dal più recente decreto Semplificazioni, definendo anche le clausole applicative che recepiscono gli effetti della sospensione dell'efficacia di varie disposizioni del Dlgs 50/2016 a opera della legge 55/2019 (come quelle inerenti la nomina della commissione giudicatrice senza utilizzo dell'albo degli esperti tenuto dall'Anac sino al 31 dicembre 2021).

La consultazione risulterà probabilmente utile all'Autorità per acquisire elementi significativi per affrontare le criticità determinate dal contrasto tra la normativa nazionale e il diritto eurounitario in materia di subappalto, con riferimento al limite della quota subappaltabile.

L'Anac ha introdotto nel bando-tipo una formulazione della clausola in base alla quale la stazione appaltante può determinare questa quota, tuttavia dovendo motivare le ragioni dell'apposizione del limite, riferibili sia a peculiarità dell'appalto sia a condizioni di contesto che rendano necessario contenere la soluzione (ad esempio in caso di elevato rischio di infiltrazioni di organizzazioni criminali).

Rispetto alle fasi di avvio della procedura di gara con apertura delle buste amministrative e esame della documentazione presentata dagli operatori economici, lo schema di bando-tipo conferma l'obbligo di sviluppo delle operazioni in seduta pubblica tramite la piattaforma.

In relazione alla sequenza tra la fase di verifica della documentazione per l'ammissione alla gara e la fase di valutazione delle offerte, l'Anac ha inserito nel bando-tipo una clausola che recepisce la possibilità di utilizzo (anche in tal caso sino al 31 dicembre 2021) dell'inversione procedimentale.

Lo schema di disciplinare sottoposto a consultazione conferma anche la facoltatività della riparametrazione dei punteggi per la parte tecnico-qualitativa, specificando l'utilizzo della piattaforma telematica per tali operazioni.

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