Urbanistica

Barriere architettoniche, detrazione del 75% con platea ampia

L'Agenzia delle Entrate: beneficiari persone fisiche e società per qualsiasi tipo di immobile

di Giuseppe Latour

Ulteriore conferma del perimetro ampio per il bonus barriere architettoniche del 75 per cento. Dopo l'interpello 444 del 6 settembre scorso, in materia di immobili strumentali d'impresa, le Entrate tornano con altre due risposte (la 455 e la 456) sull'agevolazione che ha fatto il suo esordio quest'anno. Ancora una volta, l'Agenzia spiega che sia a livello oggettivo che soggettivo il 75% incontra pochissimi limiti. Nella risposta 455, relativa al caso di una Asd che vuole effettuare interventi di rimozione di barriere in un palazzetto dello sport, si legge che «rientrano nel campo soggettivo di applicazione della nuova disposizione le persone fisiche, compresi gli esercenti arti e professioni, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale, le società semplici, le associazioni tra professionisti e i soggetti che conseguono reddito d'impresa (persone fisiche, enti, società di persone, società di capitali)».

A livello oggettivo, considerato che la norma richiama gli interventi effettuati su edifici già esistenti senza ulteriori specificazioni, «si ritiene che rientrino nella disciplina agevolativa gli interventi effettuati su unità immobiliari di qualsiasi categoria catastale». Quindi, un'Asd può usufruire del bonus, sulla base della convenzione attraverso la quale gestisce il palazzetto. Ma può sfruttarlo anche un'associazione di promozione sociale (Aps), come spiega l'interpello 456, per un lavoro su un immobile in categoria C/4, che consiste nel rifacimento degli impianti igienico sanitari, elettrici, citofonici e in interventi mirati a garantire l'accessibilità alla sala Polivalente a persone con ridotta mobilità.

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