Appalti

Big sempre più forti, piccoli più fragili: nelle classifiche degli ultimi 17 anni la foto di gruppo dei costruttori italiani

di Mauro Salerno

Big con le spalle più larghe, soprattutto quelli che hanno potuto contare sull’apporto delle commesse estere, Pmi sempre più fragili. A un primo sguardo è questa la tendenza che emerge con maggiore forza dall’analisi dei risultati di bilancio delle prime 50 imprese di costruzione dal 2002 (anno del debutto dell’euro) a oggi. Un’altra evidenza è quella di un ricambio vorticoso delle presenze nella Top 50. Basta pensare che ben 37 dei 50 nomi che comparivano nella classifica del 2002 (compilata sui dati di bilanci 2001) non appaiono più quest’anno. Tra questi molti nomi delle cooperative, falcidiati dalla crisi che ha piegato il settore negli ultimi anni, ma anche tanti ex big privati come  Ferrari, Mantovani, Garboli-Conicos, Matarrese, Lamaro. Infine va notato il salto di qualità compiuto dalle specialistiche. All’inizio degli anni 2000 si potevano contare sulle dita di una mano quelle in grado di competere sul piano dei ricavi con le imprese generali.  Oggi sono molte di più, tanto il club dei primi 50 costruttori per fatturato ha aperto le porte a ben 12 aziende specializzate in uno specifico segmento del mercato edilizio.

Per comprendere quanto si sia divaricato il solco che separa grandi e medie imprese è sufficiente prendere a raffronto pochi numeri. Partiamo dai totali: nel 2002 le prime 50 imprese (45 generali e 5 specialistiche) sommavano un fatturato di 11,6 miliardi di euro. Quest’anno (38 generali, 12 specialisti) si è passati a 20,7 miliardi, con un balzo in avanti del 78,6% (al lordo degli effetti dell’inflazione). Se applichiamo lo stesso calcolo alle prime 10 imprese in classifica si scopre che i ricavi sono saliti più o meno della stessa percentuale: il salto è stato infatti dell’83,7 per cento. A essere rimaste indietro sono le medie imprese. Gli ultimi 10 costruttori quest’anno hanno sommato un fatturato di 682,4 milioni di euro, mettendo in evidenza addirittura un calo del 6,8% rispetto al valore di 16 anni fa (sempre al lordo dell’inflazione).

A queste prime considerazioni i nostri lettori potranno aggiungere molte altre analisi grazie all’operazione che «Edilizia e Territorio» ha deciso di compiere oggi, raccogliendo in un unico contenitore (questo articolo) approfondimenti, tabelle e speciali dedicati alle classifiche dei bilanci delle imprese di costruzione (curate da Aldo Norsa) pubblicate proprio dal 2002 a oggi.

Buona lettura.

2018
- Le classifiche di Top 50 costruttori, Top 50 ingegneria e Top 50 architettura
- I dati sul portafoglio ordini
- Top 50 costruttori: articolo e tabella

2017
- Top 50 costruttori: articolo e tabella
- L’articolo di approfondimento
- Top 50 architettura: articolo e tabella

2016
- Top 50 costruttori: l’analisi
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- Top 100 costruttori: articolo e tabella

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- Top 50 costruttori: il dossier
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- Speciale classifiche: approfondimento, schede e dati
- Società di ingegneria e architettura: la classifica mondiale

2014
- Top 50 costruttori: analisi e tabelle
- Top 50 costruttori: il dossier
- Progettazione: Top 100 ingegneria, Top 100 architettura e Top 25 committenza

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