Progettazione

Bologna, maxi concorso di progettazione del Demanio per il futuro Parco della Giustizia

Al via la rigenerazione urbana dell'ex area militare Staveco. Al vincitore premio di 110mila euro e incarico da 7,5 milioni

di Al. Le.

Maxiconcorso di progettazione a Bologna. La rigenerazione urbana dell'area ex Staveco, futuro Parco della Giustizia, è al centro della procedura di gara riservata a ingegneri e architetti pubblicata dall'Agenzia del Demanio. Si tratta del primo passo per restituire alla città un'ex area militare dismessa, trasformandola in un luogo aperto ai cittadini. Il sito ospiterà un ampio Parco a uso pubblico e uffici di nuova generazione rispondenti alle necessità logistiche del Ministero della Giustizia.

L'ex Staveco, tra aree esterne e coperte, si estende per un totale di circa 9 ettari e si compone di una cinquantina di edifici, realizzati in diversi periodi storici e con differenti destinazioni d'uso. Grazie a questo intervento sarà possibile concentrare in un'unica sede la maggior parte degli uffici giudiziari distribuiti su tutto il capoluogo emiliano, abbattendo la spesa per locazioni passive con un risparmio annuo per lo Stato di circa 5 milioni.
L'operazione di recupero dell'ex cittadella militare, dal particolare interesse storico, è partita nel 2018 con un protocollo di intesa tra il Ministero della Giustizia, l'Agenzia del Demanio, il Comune di Bologna, la Corte di Appello di Bologna, la Procura Generale, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Provveditorato Interregionale alle OO.PP. per la Lombardia e l'Emilia Romagna. Nel 2020 il Ministero della Giustizia ha stanziato 105.750.000 europer la realizzazione del futuro parco, affidando all'Agenzia le funzioni di stazione appaltante.

L'intervento di recupero si distinguerà per un alto livello di qualità progettuale, da conseguirsi anche mediante il ricorso a tecniche innovative che tutelino le qualità architettoniche e materico-costruttive degli edifici, con particolare attenzione a quelli di interesse storico.

Il restauro e l'adeguamento sismico riguarderà circa 35mila mq di edifici: oltre 7mila mq saranno demoliti e circa 3mila mq saranno invece oggetto di nuove costruzioni. L'area destinata a parco dovrà prevedere un sistema di verde pubblico fruibile che realizzi la connessione tra viale Panzacchi, via Codivilla e il parco pubblico di San Michele in Bosco e dell'Istituto Rizzoli. Sul tema dei parcheggi che interessa tutta la zona, la proposta progettuale includerà la realizzazione di circa 400 posti auto conformi agli standard urbanistici, per un totale di circa 8000 mq.

Massima attenzione sarà data anche alla rete di connessioni ciclo-pedonali, con una serie di percorsi e di passerelle che consentano la fruizione del Parco della Giustizia, e il collegamento tra le aree urbane limitrofe con il centro storico di Bologna, le colline bolognesi e i Giardini Margherita. È inoltre previsto il recupero conservativo degli affreschi presenti all'interno dell'area e delle più recenti opere di Street Art, per mantenere la memoria artistica del bene anche nelle sue più moderne evoluzioni: all'interno del bando è, infatti, prevista una valutazione del recupero e lo spostamento dei murales al fine di poterli riallocare in uno spazio museale da prevedersi all'interno dell'area.

Per poter partecipare al concorso c'è tempo fino al 16 marzo. Al vincitore, oltre al premio di 110mila euro per il primo classificato, verranno riconosciute le spese tecniche per il progetto di fattibilità tecnica ed economica che è stimato in 7.521.404 euro, da ribassare in sede di gara.

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