Urbanistica

Bonus rubinetti da mille euro entro il 2021: a marzo le istruzioni del ministero dell'Ambiente

Fondi per 20 milioni. Obiettivo: sostituire gli i vecchi sciacquoni in ceramica e gli erogatori spreca-acqua

di Massimo Frontera

L'obiettivo del «Fondo per il risparmio di risorse idriche» da 20 milioni (pescati dal fondo per le esigenze indifferibili) in capo al ministero dell'Ambiente è di evitare gli sprechi di acqua potabile. Pertanto, secondo la norma istitutiva del nuovo "bonus idrico" inserito ieri alla Camera come emendamento alla manovra di bilancio, il governo concede a ciascuna persona fisica fino a mille euro da utilizzare entro il 31 dicembre 2021 «per interventi di sostituzione di vasi sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto e di apparecchi di rubinetteria sanitaria, soffioni doccia e colonne doccia esistenti con nuovi apparecchi a limitazione di flusso d'acqua, su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari».

Sarà un Dm Ambiente a definire più nel dettaglio termini e modalità per la concessione del beneficio «anche ai fini del rispetto del limite di spesa». La modalità ricorda molto il bonus-mobilità concesso, sempre dal ministero dell'Ambiente, attraverso il caricamento on line delle ricevute dell'acquisto di veicoli elettrici a due ruote, previa registrazione. Per sapere se effettivamente ci sarà un click day bisognerà aspettare i primi di marzo, con l'emanazione del Dm Ambiente (entro 60 giorni dall'entrata in vigore della legge di bilancio) .

Il bonus viene riconosciuto a valere sulle seguenti spese: «a) la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico, compresi le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti; b) la fornitura e l'installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e di soffioni doccia e colonne doccia con valori di portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto, compresi le eventuali opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti». La norma precisa infine che il bonus « non costituisce reddito imponibile del beneficiario e non rileva ai fini del computo del valore dell'indicatore della situazione economica equivalente».

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