Fisco e contabilità

Buoni spesa alimentari, ecco i fondi Comune per Comune

Il mantenimento degli stessi criteri di distribuzione del primo fondo conferma le cifre da destinare agli enti

di Daniela Casciola

A Roma oltre 15 miolini di euro, per Milano più di 7,2. Napoli avrà circa 7, 6 milioni di euro e 4,6 vanno a Torino. Sono le quote destinate alle grandi città nel quadro della ripartizione dei 400 milioni messi a disposizione dei Comuni con l'articolo 2 del decreto Ristori-ter, per la solidarietà alimentare a sostegno delle tantissime famiglie in grave difficoltà finanziaria a causa degli effetti economici scaturiti dalla pandemia da Covid-19.

Il mantenimento degli stessi criteri di distribuzione del primo fondo per la solidarietà alimentare conferma le stesse cifre riportate negli allegati 1 e 2 dell'ordinanza del Capo della protezione civile n. 658 del 29 marzo 2020.

I fondi saranno distribuiti per l'80% (320 milioni) in base alla popolazione residente e per il 20% in base al confronto del reddito medio pro capite del Comune rispetto alla media nazionale. I valori reddituali comunali presi in considerazione sono quelli relativi all'anno d'imposta 2017, pubblicati dal Dipartimento delle Finanze del ministero dell'Economia e delle finanze. In ogni caso, a ciascun Comune spetta almeno un contributo di 600 euro.

Nessun termine per l'utilizzo e nessuna rendicontazione è prevista per i fondi della solidarietà alimentare che saranno versati nelle casse dei Comuni entro il 30 novembre. Lo ha specificato anche l'Anci nella nota la nota di indirizzo Prot. n. 122/ 2020 (su Enti locali & edilizia del 25 novembre).

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