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Caro energia e boom dei costi delle materie prime: industria delle impermeabilizzazioni vicina allo stop

Gruppo Primi (Siteb): +600% di aumento rispetto a dicembre scorso per la componente energetica

di El&E

«Il settore delle membrane impermeabilizzanti è oggi allo stremo e rischia il fermo delle proprie attività a causa delle conseguenze della crisi energetica e del caro materiali che in questi giorni ha raggiunto il proprio apice, con un aumento del 600% della componente energetica rispetto a dicembre scorso. Una soglia che mette a serio rischio la sostenibilità economica delle aziende del comparto». L'allarme arriva dalle imprese del Gruppo Primi, aderente a Siteb (strade italiane e bitumi), specializzate nella produzione e posa in opera di membrane che impermeabilizzano tetti, gallerie, viadotti e ponti.

«I produttori di membrane impermeabilizzanti - si legge in una nota - stanno da mesi fronteggiando enormi difficoltà per mantenere attive ed economicamente sostenibili le attività industriali, ma sono ormai allo stremo. Si tratta di industrie energivore, che stanno quindi soffrendo l'aumento smisurato dei costi del gas».

«Rispetto allo scorso anno, oggi la componente energetica ha registrato aumenti fino al 600% che hanno colpito tutto il settore - segnala il presidente del Gruppo Primi, Massimo Schieroni -. Alle difficoltà legate all'energia si aggiungono i continui aumenti delle diverse materie prime (bitume, polimeri, fibre, ecc) impiegate dal comparto. Materie importate e che, insieme ai prodotti finiti, vanno trasportate in Italia, altro aspetto critico sia dal punto di vista dei costi, che della disponibilità di mezzi e autisti».

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