Caro-materiali, deserta anche una gara da 66 milioni per l'Av Brescia-Verona
Nessuna impresa ha risposto all'avviso pubblicato dal consorzio Cepav 2
Il caro-materiali continua a mietere vittime illustri sul fronte dei lavori necessari a potenziare le infrastrutture del Paese. Dopo la maxi-gara per il ponte dei Congressi di Roma, arriva dal consorzio Cepav 2 che gestisce progetto e realizzazione della ferrovia ad alta velocità Milano-Verona la notizia di un'altra gara andata deserta.
Questa volta si tratta un'infrastruttura ferroviaria. In ballo c'era un appalto da ben 66 milioni per realizzare una serie di lavori di armamento ferroviario sulla linea Brescia-Verona. Opera di rilievo, eppure nessun costruttore ha pensato di rispondere all'avviso pubblicato dal consorzio. Dopo aver già fatto slittare la scadenza di presentazione delle offerte una prima volta Cepav 2 non ha potuto fare altro che prendere atto dell'assenza di proposte dal mercato. «Alle ore 12:00 del 05.04.2022, termine ultimo per la presentazione delle offerte - si legge nell'avviso di gara deserta - , non è stata caricata al portale alcuna domanda di partecipazione alla procedura».
Con i costi dei materiali alle stelle e con il rischio di rimanere a corto di forniture è chiaro che situazioni simili rischiano di ripetersi ancora. Ieri, agli allarmi delle imprese si è aggiunto anche quello del governatore del Veneto Luca Zaia che teme il fuggi-fuggi dagli appalti per le opere delle Olimpiadi invernali del 2026. Mentre gli occhi di tutti sono rivolti al nuovo decreto «Aiuti» che dovrebbe finalmente contenere fondi (si spera) adeguati per fronte alle compensazioni e un nuovo meccanismo di rilevazione e revisione dei prezzi.