Caro-materiali, in Gazzetta il decreto Mims con i 100 milioni per le compensazioni del secondo semestre 2021
Atteso per oggi il Consiglio dei ministri che dovrebbe varare nuovi fondi e misure più efficaci per far fronte allo tsunami dei prezzi negli appalti
Nella giornata in cui gli occhi delle imprese sono rivolti al Consiglio dei ministri che dovrebbe finalmente varare aiuti consistenti e forme di revisione prezzi più efficienti contro il caro-materiali, arriva in Gazzetta il decreto del ministero delle Infrastrutture che stabilisce le regole con cui le stazioni appaltanti potranno chiedere di accedere al fondo da 100 milioni per le compensazioni da riconoscere alle imprese per gli appalti relativi al secondo semestre del 2021.
Il decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 100 del 30 aprile, ricalca le misure contenute nell'analogo decreto per i ristori relativi agli appalti del primo semestre dell'anno scorso. In particolare la dote dei cento milioni del fondo viene distribuita in parti uguali tra grandi, medie e piccole imprese. Ci sono però alcune novità già sottolineate dal ministero. La più importante è la semplificazione della procedura attraverso cui le stazioni appaltanti devono richiedere l'accesso al Fondo.
In particolare, è previsto che entro 45 giorni (non più 60) dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto sulla rilevazione degli aumenti dei prezzi dei materiali, le stazioni appaltanti inviino la richiesta di accesso al Fondo utilizzando un'apposita piattaforma e un formato standard attraverso il quale trasmettere dati e informazioni in maniera uniforme. «In questo modo - spiegano da Porta Pia - gli uffici del Mims potranno procedere in modo più veloce all'erogazione dell'anticipo del 50% e del saldo alle stazioni appaltanti, che a loro volta potranno trasferire con rapidità i fondi alle imprese».
Il decreto con le rilevazioni dell'aumenti subiti dai prezzi dei materiali edili nel secondo semestre del 2021 è stato firmato a inizio aprile, ma non è ancora stato pubblicato in Gazzetta. Per cui il conto alla rovescia per l'invio delle richieste delle stazioni appaltanti non è ancora scattato.
Quello che più conta però è che per le imprese sia la quantità dei fondi stanziati che le misure adottate finora dal Governo sono del tutto insufficienti a fra fronte allo tsunami dei prezzi. Più che alle pagine della Gazzetta ufficiale, allora, oggi tutte le attese sono rivolte alle nuove decisioni in arrivo da Palazzo Chigi.