Caro materiali, ok del Tar al ricorso contro il bando dell'Autorità portuale del Tirreno
Accolta dal giudice monocratico l'istanza cautelare chiesta dalle imprese dell'Ance contro la gara da 43 milioni di euro. Il 4 maggio la discussione
Il Tar Lazio ha accolto il ricorso delle imprese dell'Ance (e della stessa Ance) contro il bando dell'Autorità portuale del Tirreno Centrale per i lavori a mare del porto di Fiumicino. Con il decreto emesso dalla Terza sezione (giudice monocratico) il tribunale amministrativo del Lazio ha accolto l'istanza cautelare chiesta da alcune imprese insieme all'associazione nazionale, rinviando al 4 maggio prossimo per la trattazione. Più precisamente, si tratta del bando pubblicato il 25 marzo scorso da quasi 43 milioni (esattamente 42.949.309 euro) per il «primo stralcio del primo lotto funzionale del Nuovo Porto Commerciale di Fiumicino – darsena pescherecci e viabilità di accesso al cantiere - prima Fase». Come si ricorderà, il bando è tra quelli che decreto pubblicato lo scorso 15 aprile. Inoltre, prosegue il decreto, «considerato pertanto che la determinazione del prezzo a base di gara non può prescindere da una seria verifica, soprattutto nelle congiunture economiche sfavorevoli, della reale congruità rispetto alle prestazioni e ai costi per l'esecuzione dell'appalto». E ancora: «Considerato infatti che i concorrenti devono esser in grado di presentare una proposta concreta e realistica, onde l'analisi preliminare dei dati di mercato, propedeutica alla fissazione dei prezzi, è in sé funzionale all'individuazione dei corretti parametri di gara, garantisce la trasparenza ed evita a priori l'abuso di discrezionalità tecnica, senza la necessità di interventi giudiziari in corso di gara, quando non dopo l'aggiudicazione». Considerato tutto questo, il Tar accoglie l'istanza degli operatori e rinvia la decisione ai prossimi giorni.