Appalti

Cipe/3. A Bologna 372 milioni per la ferrovia metropolitana e una nuova rete di filobus

di Franco Tanel

Bologna può davvero dirsi soddisfatta per l'esito della riunione del Cipe del primo Maggio: i finanziamenti assicurati al Progetto Integrato Bologna, complessivamente 236,7 milioni, permettono infatti di completare la riorganizzazione e il potenziamento del trasporto pubblico in città e nell'area metropolitana.

L'assessore alla mobilità bolognese Andrea Colombo commenta: «Potremo completare gli interventi sia sulla parte ferroviaria che su quella filoviaria urbana; se posso concedermi una battuta direi che se per la prima possiamo completare la cura del ferro, come ama dire il ministro Delrio, per la seconda possiamo dare una scossa elettrica al trasporto urbano. Del resto se si offrono servizi che funzionano, la risposta c'è, negli ultimi quattro anni gli utenti dei mezzi pubblici a Bologna sono cresciuti del 14% in controtendenza con quanto accade nel resto del Paese».

Favorita dal fatto che il trasporto urbano su gomma e quello ferroviario metropolitano e regionale sono gestiti dalla stessa società (regionale) TPER, l'amministrazione bolognese ha immaginato un sistema integrato che prevede una parte ferroviaria con otto linee che si diramano dalla città verso l'hinterland e un sistema urbano che si basa su filovie per le linee principali lasciando agli autobus quelle meno frequentate.

Un progetto che coinvolge sul fronte infrastrutture RFI e FER cioè i gestori della rete ferroviaria nazionale e regionale per le aree di loro competenza e TPER per quanto riguarda il materiale rotabile ferroviario e i filobus.

La parte del progetto di mobilità integrata finanziata dal Cipe, riguarda il completamento del sistema di fermate urbane del Servizio Ferroviario Metropolitano di Bologna e il passaggio al sistema filoviario per le principali linee urbane ancora servite da autobus. In particolare è stata finanziata la realizzazione di 4 fermate dell'SFM, Prati di Caprara, San Vitale-Rimesse, Borgo Panigale Scala e Zanardi, e l'adeguamento delle due fermate, già esistenti di Fiera e San Ruffillo. I fondi stanziati serviranno anche ad acquistare altri 7 elettrotreni Stadler, oltre ai 12 comprati dalla Regione anticipando la spesa di 80,2 milioni con fondi propri e già in servizio.
«Il ruolo del Comune in questi progetti- spiega l'assessore Colombo- è di coordinamento e integrazione, i finanziamenti in parte vanno a RFI in parte a FER attraverso la Regione. Noi partecipiamo alle spese con interventi di riqualificazione urbana e integrazione con le piste ciclabili, che però non sono inseriti in questa partita economica».
Per quanto riguarda i filobus la città dispone ora di 3 linee filoviarie, una delle quali gestita con i famosi filobus Crealis di Irisbus, che hanno sostituito l'originario progetto Civis di filobus a guida ottica del 2004. «Il nostro obiettivo è arrivare ad avere sette linee filoviarie, tutte quelle portanti per la mobilità urbana- spiega ancora l'assessore Colombo, che precisa- il sistema Crealis, anch'esso a guida assistita, ma solo per l'accosto alle fermate, è parte del Progetto Integrato di mobilità, ma è una partita a sé stante, anche per le vicende che lo hanno riguardato negli anni scorsi. Il progetto ex Civis ora Crealis infatti è stato approvato dal Cipe con una delibera di 3 anni fa». L'estensione della rete filoviaria a 7 linee per un totale di 125 km richiederà anche l'acquisto di 55 nuovi mezzi che saranno di tipo normale e non a guida assistita.
Il costo completo dell'intervento è di 372,674 milioni di euro, dei quali 236,7 a carico dello Stato e 112,59 a carico della Regione attraverso le delibere (1116/2012 e1429/2012). Mancano circa 23 milioni per la totale copertura delle opere previste e di questi 5 milioni sono stati anticipati al Comune dallo Stato, cifra che è stata girata a TPER che materialmente si occupa della progettazione.
Ricordiamo che a Bologna è in corso, dal novembre scorso anche la realizzazione del People Mover che collegherà la Stazione Centrale all'aeroporto in soli 7 minuti. Una opera in project financing finanziata con 30 milioni da Regione e Aeroporto e che vede i privati investire i restanti 120 milioni, e che sarà completata per la fine del 2018.

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