Cmc, falsi bilanci per nascondere insolvenza, quattro indagati dalla procura di Ravenna
È l'ipotesi di reato formulata in concorso nell'avviso di garanzia notificato dalla Procura di Ravenna a quattro tra dirigenti o ex dirigenti della coop
La falsificazione di bilanci per nascondere il grave stato di insolvenza nel quale la società si trovava già dall'esercizio relativo all'anno 2016 con uno scopo preciso: riuscire a fare passare il concordato presentato nel 2018 e approvato nel 2020.
È l'ipotesi di reato formulata in concorso nell'avviso di garanzia notificato dalla Procura di Ravenna a quattro tra dirigenti o ex dirigenti della Cmc in occasione di una perquisizione eseguita nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza sia a carico della cooperativa ravennate che dei singoli.
In particolare, secondo la ricostruzione dll'Ansa, i Pm titolari dell'inchiesta Lucrezia Ciriello e Marilù Gattelli hanno disposto l'acquisizione di materiale relativo all'attività della Cmc tra il 2015 e il 2018 e documentazione inerente a vari appalti tra Italia ed estero. Non è escluso che nell'ambito della medesima indagine. aperta nel 2019, vi possano essere altre persone indagate. La procedura concordataria aveva permesso di collocare l'esposizione Cmc a circa un miliardo e 600 milioni di euro.