Codice appalti, Salvini: venerdì primo passaggio in Consiglio dei ministri
Ma il testo sarà «aperto». Il Consiglio di Stato pubblica la «bozza» (e ci sono anche gli allegati)
Nello stesso giorno in cui il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini annuncia l'intenzione di portare nel Consiglio dei ministri di venerdì prossimo 16 dicembre il testo del Codice appalti, il Consiglio di Stato pubblica l'intero dossier sul lavoro svolto su incarico del precedente governo. Oggi, 13 dicembre, sul sito istituzionale della giustizia amministrativa è stato infatti pubblicato l'intero dossier che riguarda la proposta di riforma della legge sui contratti pubblici. Attenzione però, nonostante la data recentissima di tutti i documenti - 7 dicembre - il nuovo testo che consente di confrontare la bozza con il testo vigente. La pubblicazione del dossier completo potrebbe anche essere letta come l'atto finale della mission richiesta a Palazzo Spada, considerando che da giorni l'attuale titolare delle Infrastrutture aveva più volte annunciato l'intenzione di mettere mano sul testo prodotto, e sul quale aveva anche improvvisato una consultazione telematica. Consultazione telematica che, stando a quanto riferito dallo stesso Salvini, ha raccolto una sessantina di proposte e osservazioni.
Curiosamente, la data dei documenti - 7 dicembre - coincide con l'inizale termine entro il quale il ministro delle Infrastrutture aveva promesso il passaggio in Cdm del testo. Poi però, come è noto, i tempi si sono allungati: il termine è diventato quello della «prima metà del mese di dicembre» e, più recentemente, «prima di Natale». Oggi, 13 dicembre, è arrivata l'ulteriore precisazione: «conto di portare il codice appalti in Consiglio dei ministri venerdì», ha detto Salvini parlando all'assemblea di Confesercenti. «Lo porto in bozza - ha aggiunto - per poterci lavorare con il Parlamento». Queste ultime parole lasciano presagire l'apertura di una nuova fase di discussione sul testo, che peraltro il ministro sembra suggerire, curiosamente, di incardinare in Parlamento. Più che la dirittura d'arrivo di tutto il lavoro fatto finora, le parole di Salvini sembrano l'annuncio dell'apertura di un cantiere normativo. Ad oggi, peraltro, si conosce ancora molto poco delle annunciate semplificazioni e degli annunciati tagli che Salvini intende introdurre al testo del Consiglio di Stato.