Appalti

Collaudi assegnati a dipendenti pubblici, legittimo chiedere uno sconto sulle tariffe

La precisazione in un parere di Porta Pia. Chiarito anche che la riduzione del 50% si applica sull'importo ribassato

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di Mauro Salerno

La Pa che sceglie di affidare a dipendente di un'altra amministrazione il compito di collaudare un'opera pubblica può chiedere uno sconto sulle tariffe previste dal Dm Giustizia del 17 giugno 2016 sui compensi professionali per le attività di progettazione. A chiarire la questione è un parere rilasciato dai servizi tecnici del ministero delle Infrastrutture (Mims) su richiesta di un'amministrazione.

Nel quesito l'ente poneva due questioni relative all'incarico di collaudatore affidato a un dipendente di un'altra amministrazione. La prima riguarda la possibilità di richiedere uno sconto sulla tariffa professionale. La seconda è relativa al calcolo della trattenuta del 50% sul compenso da versare all'ente di appartenenza, in base alla norma (Dl 112/2008, art. 61, comma 9) che impone di riassegnare questa percentuale di compenso al fondo di amministrazione per il finanziamento del trattamento economico accessorio dei dirigenti.

In via generale, il servizio tecnico del ministero ricorda innanzitutto che esistono diverse strade «per la configurazione dell'attività di collaudo da parte di dipendenti di altre amministrazioni». Si può optare sia per «l'incarico professionale sia come servizio tecnico», anche se la prima via è quella preferibile . «Ciò - si legge nel parere - trova conferma nell'interpello n. 289/2019 dell'Agenzia delle entrate, in cui l'Agenzia ricorda che l'incarico di collaudo conferito ad un dipendente di altre pubbliche amministrazioni ricade nella previsione di cui all'art. 53 del D.Lgs 165/2001, a mente del quale gli incarichi retribuiti sono
tutti gli incarichi, anche occasionali, non compresi nei compiti e doveri di ufficio, per i quali sia previsto, sotto qualsiasi forma, un compenso».

Rispondendo alla prime delle due questioni proposte il Mims segnala che qualunque sia la via scelta è sempre possibile chiedere un ribasso sulle tariffe professionali. «Infatti - si legge nella risposta al quesito - il corrispettivo, da porre a base di offerta per l'incarico da affidare, è costituito dal compenso determinato applicando le tabelle del Dm 17/06/2016 soggetto a ribasso, e dalle spese ed oneri accessori non soggette a ribasso. Al suddetto corrispettivo
si applicherà lo sconto percentuale unico offerto sul compenso».

Quanto al metodo di calcolo della trattenuta del 50 per cento, l'ente domanda se l'importo da dimezzare è quello della tariffa professionale originaria oppure quello risultante dallo sconto offerto dal collaudatore incaricato. Sul punto i tecnici del Mims sgombrano il campo dai dubbi «la riduzione del 50%» si applica sul «compenso pattuito eventualmente ribassato».

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