Personale

Come cambia la busta paga: ecco tutti i calcoli

Pochi centesimi ma tanti conti anche per aggiornare l’indennità di vacanza contrattuale

di Tiziano Grandelli e Mirco Zamberlan

Con la firma definitiva del contratto parte la corsa contro il tempo per riconoscere ai dipendenti gli arretrati.

Sicuramente l’impatto maggiore è rappresentato dai conguagli riferiti agli anni dal 2019 a oggi. L’operazione deve però scontare il riassorbimento dell’indennità di vacanza contrattuale già riconosciuta per il triennio passato e ancor oggi in pagamento. Non sempre questo comporta maggiori somme nelle tasche dei dipendenti in quanto l’importo dell’Ivc riferito al periodo luglio-dicembre 2019 è superiore all’aumento del tabellare che il nuovo contratto riconosce per lo stesso periodo.

Per il 2019-20 gli aumenti ammontano a poche decine di euro, mentre la parte del leone subentra nel 2021 e ovviamente si protrae negli anni a seguire, con un incremento medio di 67 euro mensili. Al netto dell’Ivc il beneficio si riduce a 55 euro: tolte le trattenute previdenziali e le ritenute fiscali, l’importo si aggira in media a 35 euro netti.

A questo si aggiunge qualche spicciolo dovuto al fatto che il valore dell’Ivc per il 2022/20024 è stato calcolato sull’importo degli stipendi in essere ad aprile e luglio 2022. La Ragioneria generale ha più volte chiarito che questa quantificazione è provvisoria, e va rideterminata nel momento in cui viene rinnovato il contratto. Mediamente questo comporta un aumento lordo mensile medio di 0,20 euro da aprile e di 0,33 euro da luglio. Anche in questo caso si tratta di importi lordi, che corrispondono a 0,14 e 0,23 euro netti: somme che non sconvolgono la vita dei dipendenti e le casse delle amministrazioni, ma gravano sul lavoro di rielaborazione delle paghe.

Altre voci sono sparse qua e là nel testo contrattuale per particolari categorie o situazioni lavorative. Ad esempio per le maestre di scuola materna e le educatrici degli asili nido, per le quali viene incrementata l’indennità professionale nel momento in cui sarà applicato il nuovo ordinamento professionale, ovvero dal 1° aprile 2023. L’incremento è di 16,67 euro mensili lordi. Stesso aumento e con la medesima decorrenza è previsto per l’indennità di vigilanza spettante agli agenti di polizia locale, i quali saranno i maggiori beneficiari anche della nuova disposizione che riconosce, da subito, la maggiorazione al 100% per il lavoro reso durante le festività infrasettimanali. Sempre dal 1° aprile 2023 gli incarichi di posizione organizzativa diventano di «elevata qualificazione». Se la forma di fatto non cambia, l’importo massimo che si può riconoscere per l’incarico aumenta da 16mila a 18mila euro. Qui il problema è più complesso in quanto l’aumento non opera di diritto e, soprattutto, è necessario trovare il finanziamento.

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