Imprese

Compensazioni al ralenti, pressing sulle stazioni appaltanti per pagamento dei Sal 2022

Opere pubbliche. L'Ance ha predisposto le bozze delle lettere di diffida e messa in mora per la liquidazione dei Sal aggiornati ai nuovi prezzi in base alle norme del Dl Aiuti

di Massimo Frontera

Mentre sul fronte del superbonus i costruttori dell'Ance - insieme a una vasta platea di associazioni di operatori e tecnici - tengono alto il pressing su governo e Parlamento per sbloccare la massa di crediti incagliati a danno delle imprese che operano nel mercato privato, si apre un altro fronte di intervento, questa volta nel settore dei lavori pubblici, che tocca molte altre imprese. Il tema - non nuovo - è quello delle compensazioni per gli incrementi di prezzo. Dopo lo stanziamento delle risorse e la messa a punto di un meccanismo normativo per il riconoscimento di questi extracosti di natura eccezionale e contingente (articolo 26 del Dl aiuti n.50/2022), l'associazione dei costruttori preme sul piede dell'acceleratore affinché le norme siano rispettate, cioè che le stazioni appaltanti riconoscano gli importi extra a Sal.

Secondo l'Ance, il pagamento delle compensazioni 2022 è molto indietro. Una nota parla del 2% dei fondi effettivamente trasferiti dal Mit alle stazioni appaltanti nel periodo gennaio-luglio 2022. Di queste somme trasferite, la maggior parte attende ancora di arrivare alle imprese. La situazione è peggiore relativamente al periodo agosto-dicembre 2022, perché in questo caso l'istruttoria del Mit sarebbe ancora alle prime fasi.

Da qui l'iniziativa, che può essere avviata in autonomia da ciascuna delle associazioni territoriali, di mettere le imprese associate in grado di esercitare una pressione sulle rispettive committenze pubbliche. A questo scopo sono stati predisposti due schemi di lettera da utilizzare da parte delle imprese, in base alle diverse situazioni contrattuali. Un primo schema riguarda il sollecito dalla Pa - mediante lettera di diffida e messa in mora - per l'adozione del Sal con i costi aggiornati ai nuovi prezzi. Un secondo schema di lettera di diffida e messa in mora si riferisce al caso in cui il Sal sia stato emesso ma l'impresa non sia stata ancora pagata. Nel modulo standard si ricorda, tra le altre cose, che il «compenso revisionale rappresenta una parte corrispettivo contrattuale, costituendone un fattore integrativo», e che l'inapempimento «risulta quindi illegittimo», non consente di redigere correttamente il bilancio e rappresenta inoltre «un indebito arricchimento» a danno dell'operatore economico.

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