Fisco e contabilità

Comuni, nel caos sui conti l’idea del rinvio agostano

La data ipotizzata per un nuovo rinvio dei termini di approvazione dei bilanci è stata avanzata ieri in Conferenza Stato-Città

di Gianni Trovati

Al 30 agosto. La data, audace, ipotizzata per un nuovo rinvio dei termini di approvazione dei bilanci degli enti locali è stata avanzata ieri in Conferenza Stato-Città dalla ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, che ha parlato di un migliaio di Comuni in affanno. Ma, per ora, non si è tradotta in un decreto, in attesa di «approfondimenti». Su cosa? Gli aspetti critici sono due. Il primo è organizzativo ma superabile: se gli aspiranti parlamentari avranno un Ferragosto impegnato dalla campagna elettorale, amministratori locali e revisori possono ben passare gli stessi giorni a scrivere e verificare i conti dei Comuni. L’altro è un po’ più ostico: perché entro fine luglio, oltre ai bilanci, gli enti devono chiudere la salvaguardia degli equilibri. Verificare i conti senza aver approvato i preventivi è difficile: ma il termine è fissato da una legge, non modificabile da un Dm, ed è sanzionato. Un caos, l’ennesimo: evitabile forse suggerendo un po’ di flessibilità ai Prefetti, senza inerpicarsi nel labirinto delle proroghe.

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