Comuni capoluogo promossi sulla progettualità digitale del Pnrr
Nell'indagine presentata al Forum Pa 2023, su 110 città ben 84 registrano indici di maturità tra alta e medio-alta
I Comuni capoluogo italiani arrivano mediamente ben preparati alla prova della digitalizzazione secondo gli standard definiti dal Pnrr: 32 amministrazioni (su 110 totali) mostrano un alto livello di maturità digitale e altre 52 medio-alto. È quanto emerge dall'indagine sulla maturità digitale dei Comuni capoluogo, realizzata da Fpa, società del gruppo Digital360, per Deda Next, presentata oggi a Forum Pa 2023.
Protagoniste sono soprattutto città di medie dimensioniy: Arezzo, Bergamo, Bologna, Brescia, Catania, Cremona, Ferrara, Firenze, Genova, Lecce, Lecco, Livorno, Lodi, Massa, Milano, Modena, Monza, Padova, Pavia, Perugia, Piacenza, Pisa, Pistoia, Reggio-Emilia, Rimini, Roma Capitale, Rovigo, Siena, Trento, Verbania, Verona e Vicenza. Tra i 32 Comuni di alto livello digitale, 13 hanno una popolazione compresa tra 100mila e 250mila abitanti, 8 tra 50mila e 100mila abitanti. A queste si aggiungono 7 grandi città con più di 250mila abitanti e 4 piccole (meno di 50mila abitanti). Si sta progressivamente accorciando il tradizionale divario Nord-Sud: nelle 32 città in fascia alta compaiono solo due realtà del Mezzogiorno (a fronte di 21 settentrionali e 9 del Centro), ma quelle del Sud sono la maggioranza relativa nella fascia medio-alta (22 su 52).
«La situazione positiva che emerge dall'indagine sulla maturità digitale dei Comuni rappresenta un'ottima base di partenza per il percorso di attuazione delle misure Pnrr - commenta Gianni Dominici, Direttore Generale di FPA - In particolare, è evidente come il primato della digitalizzazione non sia ormai più esclusiva delle grandi realtà del centro-nord, ma anche delle virtuose città del Sud e delle "piccole capitali" che da anni si contraddistinguono sul fronte dell'innovazione. Nel 2023 prende il via la fase di implementazione dei progetti di digitalizzazione del Pnrr, grazie al quale sarà possibile ridurre definitivamente i gap tra le diverse realtà territoriali, e favorire sempre più l'inclusione digitale dei cittadini. Questo, però, richiede un deciso cambio di passo nella capacità di gestione e realizzazione di progetti complessi, per evitare il rischio di disperdere l'ingente mole di risorse e di sprecare un'occasione unica per ridisegnare in chiave digitale le amministrazioni comunali».
«Oggi, con questa nuova e articolata edizione aggiornata in funzione degli obiettivi del Pnrr, insieme a FPA possiamo affermare che il primo effetto di accelerazione del PNRR sulla digitalizzazione è più che tangibile - commenta Fabio Meloni, Ceo di Deda Next - Sul fronte del completamento nell'adozione delle misure funzionali ai parametri di valutazione del Pnrr e sulla progettualità digitale la Pubblica Amministrazione Locale è promossa. Ora si passa alla seconda e fondamentale fase: l'attuazione» .
Servizi digitali
Nell'indagine, si conferma discreto il livello di offerta di servizi digitali delle città capoluogo. Su 26 procedure considerate, in media ci sono 11,6 servizi disponibili digitalmente per Comune. Complessivamente, quelli maggiormente disponibili online sono i servizi per l'istruzione, come l'iscrizione alla mensa scolastica (in 102 Comuni su 110), quelli meno disponibili sono le richieste di pubblicazione di matrimonio e di sepoltura di un defunto, fruibili digitalmente solo in 15 città.
Piattaforme nazionali
A livello complessivo cresce l'adozione delle piattaforme abilitanti. Tutti i Comuni capoluogo prevedono ormai l'autenticazione ai servizi tramite Spid, 74 su 110 hanno integrato l'accesso "Entra con CIE". Le transazioni registrate dei 110 Comuni capoluogo su pagoPA dal lancio della piattaforma ad oggi hanno raggiunto i 46,1 milioni di euro, contro i 27,3 milioni rilevati nello stesso periodo dell'anno precedente, +68,7%. I servizi erogati esposti sull'app IO sono passati da 1.555 a 1.987, +27,8%.
Comunicazione
Facebook si conferma il canale più diffuso tra i Comuni capoluogo, presente in 105 Città su 110, seguito da YouTube (100), Instagram (93) e Twitter (90). Più bassa la diffusione di LinkedIn (52) e di Telegram (36), la cui presenza nelle città si è ridotta rispetto allo scorso anno, a seguito della disattivazione di molti canali inutilizzati.
Open Data
Sono 71 i Comuni capoluogo che rendono disponibili dati in formato aperto sui propri portali o sulle piattaforme regionali dedicate agli Open Data, per oltre 16.600 dataset pubblicati (+5,2%). Tra questi, 47 alimentano il catalogo nazionale dati.gov.it per via diretta o intermediata dalle Regioni, e 14 città hanno federato il proprio catalogo con il portale nazionale, registrando i livelli più alti di conformità.