Personale

Comuni, vacanza contrattuale-bis da 4 a 8 euro

Da aprile il beneficio relativo al 2022-24 si aggiunge a quello per il ritardo dell’intesa 19-21

di Tiziano Grandelli e Mirco Zamberlan

Negli stipendi di aprile le pubbliche amministrazioni devono riconoscere l'indennità di vacanza contrattuale prevista dall'articolo 47-bis, comma 2 del Dlgs 165/2001. Il Mef venerdì ha pubblicato i dati per i vari comparti. L'impianto normativo per il pubblico impiego prevede un meccanismo in forza del quale dal mese di aprile successivo alla scadenza del contratto collettivo viene riconosciuta un'anticipazione dei benefici economici che saranno attribuiti con il rinnovo del contratto nazionale. Il sistema deve trovare le relative risorse nella legge di bilancio. Per il triennio 2022-2024 l'indennità ha trovato la copertura finanziaria nei commi 609 e 610 dell’articolo unico della legge 234/2021.

Qual è la situazione attuale? Nel 2018 sono stati sottoscritti la maggior parte dei contratti collettivi del settore pubblico per il triennio 2016-2018 anche se andavano in scadenza già alla fine dello stesso anno. Da aprile 2019 era quindi stata riconosciuta l’indennità di vacanza contrattuale per il triennio 2019-2021. Indennità che viene tuttora pagata perché il nuovo contratto, oggi sul tavolo della trattativa, non è ancora stato sottoscritto. Nel frattempo, però, anche quest’ultimo triennio è arrivato a scadenza e da aprile parte una seconda indennità di vacanza contrattuale, da sommare alla prima, legata alla tornata contrattuale 2022-2024.

Come si determina? L’anticipo dei benefici economici è calcolato con riferimento alla previsione dell’inflazione programmata secondo la quantificazione che effettua l’Istat sulla base dell'indice Ipca calcolato al netto della dinamica dei prezzi dei beni energetici importati. Per il 2022 l’indice è pari all'1% secondo quanto comunicato dall’Istat il 4 giugno 2021: numero che trova conferma nella legge di bilancio 2022. La previsione del tasso di inflazione evidentemente non considera l’evoluzione effettiva dei prezzi verificatisi negli ultimi mesi. In ogni caso, nei mesi di aprile, maggio e giugno l’Ivc si calcola considerando il 30% dell’indice Ipca, cioè lo 0,30%, da calcolare sul tabellare, comprensivo dell’eventuale progressione economica, contenuto dall’ultimo contratto collettivo sottoscritto. Dal mese di luglio l’importo si calcola sul 50% dell'inflazione programmata che corrisponde allo 0,50% dello stipendio.

La somma così determinata non sarà definitiva in quanto individuato partendo dalle retribuzioni che oggi fanno riferimento al contratto 2016-2018. Quando sarà sottoscritto il nuovo contratto per il triennio 2019-2021, l’indennità di vacanza contrattuale dovrà essere ricalcolata sulla base del nuovo trattamento stipendiale.

A quanto ammonta? L’aumento retributivo lordo si può quantificare in un importo pari a circa il 71,42% dell’indennità oggi in godimento, visto che il tasso di inflazione programmato per il 2019 era pari all’1,4% mentre quello attuale è sceso all’1%. I dipendenti troveranno un aumento lordo che può variare dai 4 agli 8 euro da aprile per arrivare a un range tra 7 e 13 euro da luglio. I dirigenti ministeriali possono aspettarsi circa 22 euro mentre i dirigenti degli enti locali e i segretari si collocano a circa 17 euro. Cifre che risultano quasi irrilevanti rispetto all’andamento inflazionistico reale.

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