Amministratori

Concorrenza, nessun blitz sui balneari

Ok dell’Aula della Camera (345 sì, 41 no di Fdi e Alternativa), torna al Senato, per una terza rapidissima lettura

di Andrea Gagliardi

Via libera dell’Aula della Camera al ddl Concorrenza. Il testo, approvato a Montecitorio con 345 voti a favore e 41 contrari (Fdi e Alternativa), torna al Senato, per una terza rapidissima lettura. Resta solo lo stralcio dell’articolo 10 sulla riforma del settore dei taxi deciso dalla commissione Attività produttive. Nessuno stralcio, invece, malgrado qualche ipotesi di blitz, sui balneari. Anche se sul tema il centrodestra è tornato a spaccarsi, con Fratelli d’Italia che ha rivendicato di essere stato l’unico partito a tutelare i balneari votando contro gli articoli 3 4 e 5 del ddl. In particolare FdI contesta fortemente l’articolo 3, che «mette in ginocchio più di 30mila aziende balneari, recando un danno irreparabile al sistema economico italiano». Le gare dunque si faranno secondo le regole della delega oggetto di un lungo braccio di ferro a Montecitorio. Le concessioni balneari avranno efficacia fino al 31 dicembre 2023 o fino al 31 dicembre 2024 in presenza di ragioni «oggettive» che impediscono la conclusione della gara.

Il disegno di legge conta 35 articoli e rientra tra gli atti legislativi da adottare nell’ambito dell’attuazione del Pnrr. Soddisfatto il senatore di Forza Italia e viceministro allo Sviluppo economico, Gilberto Pichetto, per il quale «in un momento congiunturale come quello attuale il ddl concorrenza interviene con alcune misure strutturali destinate a dare una risposta concreta alle presenti e future esigenze del nostro sistema produttivo». Una volta chiuso l’iter del testo in Parlamento, per il Ddl si aprirà la partita dei decreti delegati e dei provvedimenti attuativi. Con le elezioni anticipate al 25 settembre non sarà facile chiudere il cerchio entro il 2022, come promesso nel Pnrr inviato alla Commissione Ue.

Un capitolo centrale del Ddl è il riordino del sistema di gestione dei servizi pubblici locali e del trasporto pubblico locale, uscito annacquato dal passaggio parlamentare (con un emendamento approvato in commissione si cancella di fatto l’obbligo di gara). Nel provvedimento ci sono, tra gli altri temi, il rinvio sulla conclusione delle gare regionali per le concessioni idroelettriche, le nuove regole per le concessioni portuali e per la distribuzione del gas, la rivisitazione dell’accreditamento e convenzionamento della sanità privata (di cui ha chiesto invano lo stralcio l’associazione delle cliniche Aiop). Nel passaggio in commissione alla Camera è stato rinviato al 1° gennaio 2023 l’estensione del risarcimento diretto obbligatorio nell’Rc auto alle compagnie europee ed è stato eliminato l’obbligo per gli operatori tlc di coordinare degli scavi per le reti.Potenziati i poteri dell’Antitrust: rafforzati anche i poteri ispettivi e quelli in materia di abuso di dipendenza economica delle piattaforme digitali.

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